Chiara Ventura

Artist
Verona
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Mi incuriosiscono i comportamenti, specie quelli automatici, involontari, incontrollati. Indago le corrispondenze tra le condizioni fisiche e psichiche, tra i movimenti e l’emotività. Agisco nei luoghi scomodi e non protetti, dentro di me, fuori di me. Indago le modalità di fruizione della realtà circostante concentrandomi sulle capacità d’osservazione nei contesti quotidiani, di routine; anche per questo il mio gesto è spesso mimetico.
Trovo nella ripetizione il tempo della comprensione e nello sguardo dell’altro il senso del fare arte.
Nel mio lavoro vedo il gesto della condivisione di idee e della coesistenza nel fare creativo come atti sinergici volti alla continua elaborazione di sé. Per questo anche la collaborazione artistica è una scelta dettata dalle mie esigenze poetiche che, sempre, corrispondono a quelle esistenziali.
Sono interessata ai punti di svista e trovo nell'angolo una forma di empatia.
Nel mio percorso la pittura rimane un momento espressivo intimo.
Col mio lavoro voglio guardare dove gli occhi preferiscono non vedere; credo nell'arte come forma di denuncia.

 

Ventura Chiara nasce a Verona il 19 giugno 1997. Vive e lavora a Verona. Partendo da una formazione pittorica incentrata prima sul gesto come un “gesticolare senza voce tra sé”, esplorando le forme del paesaggio interiore, poi sui concetti di interferenza e rumore legati all’immagine, giunge ad analizzare i comportamenti e le forme gestuali attraverso, principalmente, la pratica performativa, con attenzione agli aspetti minimali e semplici. Per un’indagine sullo sguardo e sulle capacità d'osservazione nei contesti quotidiani, di routine, le sue performance ed i suoi interventi assumono spesso un carattere mimetico che predilige il contesto extra-artistico. Ventura col suo lavoro indaga e denuncia problematiche legate alle forme di violenza presenti nella società contemporanea.

 

Nel 2020, in piena pandemia da COVID-19, co-fonda insieme a Romina Cemin, il progetto collettivo menodi30caratteri con il quale indaga e denuncia le problematiche che il mondo virtuale produce nel mondo reale attraverso un account Instagram. Nello stesso anno co-fonda Collettivo Plurale con cui esplora una forma empatica di esistenza, lavorando sulle falle che riscontrano nel quotidiano, soffermandosi sul linguaggio, sulla violenza e su come la generazione di cui i membri fanno parte si pone nel mondo.
Nel 2021 scrive Urgente per una ricostruzione, una dichiarazione in cui, a fronte dell'attuale situazione sociale e climatica d’emergenza, sottolinea come l'angolo sia una forma fondamentale con cui empatizzare per sanare, curare e ricostruire un ambiente migliore in cui vivere.

 

Tra le mostre recenti si ricordano la personale Corpo Limite a cura di Silvia Concari, Spazio Cordis, Verona (2019-2020) e le collettive BLAST Estetiche della violenza tra immagine, video e documento, a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti, Palazzo Poste, Verona (2021); Gesto, movimento, militanza, a cura di In Habitat, HABITAT OTTANTATRE, Verona (2021); Looking Within, a cura di a.topos Venice, Palazzo Donà Brusa, Venezia (2021); ISIT.exhi#001 a cura di ISIT.magazine, Spazio In Situ, Roma (2021); MAI PACIFICA, (mostra inserita all’interno del progetto IL TEATRO SI MOSTRA realizzato dal Teatro Stabile del Veneto), Teatro Nuovo, Verona (2020); ReA! Fair (Art Fair), a cura di Marina Rybakova, Pelin Zeyticni, Antonella Spanu, Bianca Munari, Gohar Avetisyan, Elisabetta Roncati, Beatrice Dezani, Maria Ryseva, Laura Pieri, Maria Myasnikova, Paola Shiamtani, Tugana Perk, Fabbrica del Vapore, Milano (2020); CASAMATTA discontinuità, a cura di Re-Public, Bastione Sangallo, Fano (2020); HUMAN RIGHTS? THE FUTURE’S SHAPE #WOMANCANSAVETHEWORLD a cura di Roberto Ronca, fondazione Campana dei caduti, Rovereto, Trento (2020); VII Festival Internazionale dell’Arte per la Pace a cura di Fereidoun Farboud, Mehrnoush Baradaran, Mehrdad Bordbar, Fereshteth Shadi, Aein Shahroudi, Ehsan Shayegh & Kambach Moshgelan, Baroque Gallery, Teheran (2019). Ha svolto inoltre i programmi di residenza: VIR Viafarini-in-residence, Via farini 35, Milano (2021); In-Edita 2, Forte Marghera, Venezia (2021); Sonnentag, Innesto Spazi di Ricerca, Ravenna (2020). Tra i premi si indicano: Combat Prize (finalista, 2021); Premio Rotary (terzo posto, 2020); Building a new world, Premio Nazionale delle Arti, XIV edizione (2019). Tra le pubblicazioni si ricordano: BLASTing Theory, volume curato da TBD Ultramagazine, edito da SIZ Industria Grafica (2021); Lo spazio vissuto, Cambi di prospettiva per il decennio che verrà, progetto curato da IIC Tirana (2021); La Frana, pubblicazione online promossa da Fondazione Stazione dell'Arte, a cura di Davide Mariani e Stefano Boeri Architetti (2021); HIXUNT DRACONES a cura di Mixta, pubblicazione online (2019).
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