Nata nel 1973 a Livorno , ho voluto studiare fuori dalla mia città ed ho frequentato l'Istituto d’Arte Passaglia di Lucca , sezione di decorazione plastica (scultura).
Ho continuato gli studi approfondendo il restauro e trasferendomi a Firenze , periodo nel quale ho conosciuto il Maestro Ferruccio Mataresi , allievo di Pietro Annigoni .Esperienza che mi ha aiutato ad approfondire la conoscenza del disegno e della pittura.
Successivamente ho vissuto a Roma coltivando e ampliando l'interesse per il disegno e il colore fino ad arrivare alla prima personale nel 2003 nella mia città natale.
2006 sono stata invitata dalla Kunstforuminternational in Svizzera per ricevere il primo premio nella categoria astratta in occasione del CONTEST SEETAL.
2009 la mia esperienza si è arricchita con l'insegnamento, tenendo corsi di pittura per l'età adulta presso le scuole Borsi , Livorno.
2015 invitata a partecipare alla FLORENCE DESIGN WEEK dalla galleria Merlino di Firenze.
2017 invitata a partecipare alla Triennale di Arti Visive di Roma esponendo al museo Crocetti.
2021 invitata ad esporre a Venezia in occasione del BORDERS VENICE 2021 FRAGMENTED IDENTITIES organizzato da ITSLIQUID GROUP.
Negli ultimi anni la mia ricerca si è incentrata su ciò che un oggetto di uso comune può suggerire..
L'interno di polistirolo di un paio di stivaletti comprati con entusiasmo , da lì nasce l'opera, Inatteso ,modellando il polistirolo come quel paio di scarpe , idealizzandole come se dovessero portarmi chissà in quale viaggio..
Una molla fuoriuscita da un metro che caduto a terra si rompe suggerisce un’opera come LiberatÌ.
Osservare dei legnetti di scarto di un falegname mentre parli con lui del più e del meno e ognuno dice la sua , da qui l'opera come Sostenere il Pensiero.
In questi due anni il soffermarsi a guardare ed osservare le cose si è fatto più intenso, forse anche a causa della pandemia . I pochi negozi aperti erano quelli dei cinesi o i grandi Store come Leroy Merlin e l'acquisto di qualsiasi cosa rappresentava l'occasione ideale per osservare legnetti colorati o di colore naturale , palline di polistirolo , borchiette in metallo dorato , sbarre in acciaio inox ed i pensieri e le idee iniziavano ad affollarsi nella mia mente .
Tornavo in studio e creavo , cercando di mantenere fresca l'idea che quegli oggetti mi avevano suggerito Così ho realizzato opere come Decantare , Pieghevoli pensieri , il Gioco e Terza dimensione . Questo tipo di ricerca applicata a semplici oggetti o ad anonimi materiali mi ha condotto a due tipi di riflessioni : la prima - l'importanza di quella connessione tra un Io esterno , risvegliato da una presenza che richiama l’attenzione e un io interiore che riesce a sublimare la forma per creare un messaggio ; la seconda - il riflettere , interpretare e tradurre l'oggetto in un modo universale come nell'opera il Gioco : omaggiare il gioco che trascende il suo significato e si rende fonte inesauribile dell'Uomo Nuovo.