Ketty nasce a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, il 24 gennaio 1973 e vive e lavora in uno splendido loft dal quale è possibile ammirare un incredibile panorama di colline digradanti verso il mare.
Nel 1992 l’artista consegue la maturità artistica presso l’Istituto d’Arte Osvaldo Licini di Ascoli Piceno. Nello stesso anno conosce e s’innamora perdutamente dei rilievi policromi della facciata dell’Oratorio di Perugia di Agostino di Duccio, per cui decide di iscriversi al corso di scultura presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, ubicata proprio accanto all’Oratorio.
A Perugia ha la possibilità di approfondire la conoscenza dell’arte di Arnolfo di Cambio del quale ama e apprezza la sintesi formale e la stretta vicinanza con la pittura di Giotto.
In questo periodo realizza soprattutto tanti disegni a carboncino, sanguigna, sculture in argilla, in legno e pietra locale (come la pietra rosa d’Assisi). Di questi lavori rimangono solo un nudo di donna e qualche bozzetto.
Si iscrive alla facoltà di lettere e consegue la laurea nel 2002 con una tesi dal titolo “L’iconografia francescana: la decorazione delle chiese cappuccine nella Marca Anconetana (1535 – 1631)”.
Nel 2000 ottiene una menzione speciale al concorso di scultura di Spinetoli in provincia di Ascoli Piceno.
La scultura presentata, dal titolo “Barricate”, è ora conservata nel museo di scultura di Spinetoli. È un’opera realizzata in legno e vuole rappresentare il momento successivo in cui una donna, una profuga, è riuscita a oltrepassare quel confine che la teneva prigioniera e che la obbligava a vivere nel terrore.
Nel 2004 organizza a San Benedetto del Tronto una esposizione personale (patrocinata dalla provincia di Ascoli Piceno) che chiama “Sculpictura" per rimarcare la stretta affinità, presente nel suo lavoro artistico, tra la scultura e la pittura. Da quel momento ha continuato a partecipare a diverse esposizioni collettive e personali fino.Nel 2006 ottiene l’abilitazione di docente di Storia dell’Arte, e la sua passione per il francescanesimo, pur non essendo credente, la stimola a presentare una tesina dal titolo: “I portali della chiesa di San Francesco di Ascoli Piceno: la decorazione scultorea nei secoli XIII – XIV.
Una sua opera è inserita nel catalogo della mostra “ Aspetti di Arte Astratta nella raccolta Fiocchi (volume curato dal noto critico d’Arte A. Ginesi).
Da qualche anno sta sperimentando come mezzo espressivo il filo di ferro e progetta video artistici.
Insegna storia dell'arte presso il liceo linguistico di Ascoli Piceno.
Nel 1992 l’artista consegue la maturità artistica presso l’Istituto d’Arte Osvaldo Licini di Ascoli Piceno. Nello stesso anno conosce e s’innamora perdutamente dei rilievi policromi della facciata dell’Oratorio di Perugia di Agostino di Duccio, per cui decide di iscriversi al corso di scultura presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, ubicata proprio accanto all’Oratorio.
A Perugia ha la possibilità di approfondire la conoscenza dell’arte di Arnolfo di Cambio del quale ama e apprezza la sintesi formale e la stretta vicinanza con la pittura di Giotto.
In questo periodo realizza soprattutto tanti disegni a carboncino, sanguigna, sculture in argilla, in legno e pietra locale (come la pietra rosa d’Assisi). Di questi lavori rimangono solo un nudo di donna e qualche bozzetto.
Si iscrive alla facoltà di lettere e consegue la laurea nel 2002 con una tesi dal titolo “L’iconografia francescana: la decorazione delle chiese cappuccine nella Marca Anconetana (1535 – 1631)”.
Nel 2000 ottiene una menzione speciale al concorso di scultura di Spinetoli in provincia di Ascoli Piceno.
La scultura presentata, dal titolo “Barricate”, è ora conservata nel museo di scultura di Spinetoli. È un’opera realizzata in legno e vuole rappresentare il momento successivo in cui una donna, una profuga, è riuscita a oltrepassare quel confine che la teneva prigioniera e che la obbligava a vivere nel terrore.
Nel 2004 organizza a San Benedetto del Tronto una esposizione personale (patrocinata dalla provincia di Ascoli Piceno) che chiama “Sculpictura" per rimarcare la stretta affinità, presente nel suo lavoro artistico, tra la scultura e la pittura. Da quel momento ha continuato a partecipare a diverse esposizioni collettive e personali fino.Nel 2006 ottiene l’abilitazione di docente di Storia dell’Arte, e la sua passione per il francescanesimo, pur non essendo credente, la stimola a presentare una tesina dal titolo: “I portali della chiesa di San Francesco di Ascoli Piceno: la decorazione scultorea nei secoli XIII – XIV.
Una sua opera è inserita nel catalogo della mostra “ Aspetti di Arte Astratta nella raccolta Fiocchi (volume curato dal noto critico d’Arte A. Ginesi).
Da qualche anno sta sperimentando come mezzo espressivo il filo di ferro e progetta video artistici.
Insegna storia dell'arte presso il liceo linguistico di Ascoli Piceno.