Mi chiamo Luigi Di Fabio, ho 24 anni e vivo a Milano, dove ho frequentato l'Accademia di Brera. Il mio lavoro si articola attorno alla questione della condizione umana. La situazione caduca, effimera, precaria legata all'esistenza umana viene rappresentata attraverso la leggerezza della forma. Tale fragilità si presenta nelle mie opere attraverso delle forme sospese, fluttuanti, che riflettono sull'instabilità della vita. Nella pittura compare sempre la tela grezza, elemento che nel mio immaginario rappresenta il vuoto. Le figure galleggianti sui grandi spazi di tela grezza infatti sono un'immagine della solitudine umana, dell'effimero, della condizione ineluttabile dell'uomo, della sua fragilità… Un altro medium che utilizzo è la fotografia. Anche qui, le forme leggere, sospese e gli ambienti talvolta misteriosi, surreali compongono tutti i miei lavori fotografici.
Sono nato a Termoli, in provincia di Campobasso dove ho frequentato il liceo artistico Benito Jacovitti. Mi sono trasferito a Milano nel 2019 per frequentare l'Accademia di Brera. Nel mio percorso formativo sono stato affiancato da artisti come Franco Marrocco e da critici d'arte come Laura Cherubini. A partire dal 2022 ho avuto occasione di esporre le mie opere, prima nella Villa Ca' de Bossi, nei pressi di Monza, poi nella Valle de Biois e quest'anno a Milano, presso lo Spazio CAM.
Sono nato a Termoli, in provincia di Campobasso dove ho frequentato il liceo artistico Benito Jacovitti. Mi sono trasferito a Milano nel 2019 per frequentare l'Accademia di Brera. Nel mio percorso formativo sono stato affiancato da artisti come Franco Marrocco e da critici d'arte come Laura Cherubini. A partire dal 2022 ho avuto occasione di esporre le mie opere, prima nella Villa Ca' de Bossi, nei pressi di Monza, poi nella Valle de Biois e quest'anno a Milano, presso lo Spazio CAM.