Una specie di autobiografia
Sono di Napoli, vivo davanti al mare e il fuoco scorre sotto i miei piedi.
I miei studi non hanno riguardato l'arte. Io sono la mia arte.
Tutto ciò che ho prodotto, nel teatro come nei video, negli happening e nelle installazioni è dipeso esclusivamente dalla potenza del mio desiderio e se con il teatro e i video mi sono sempre esposto, crudelmente e contro la mia natura intimista e silenziosa, al giudizio di chiunque, i miei oggetti scultura sono la mia anima segreta e inafferrabile, non giudicabile.
Io non creo, io produco atti poetici cioè oggetti scultura nei quali riverso, in totale libertà espressiva, un furioso sentimento di vita.
Autodidatta della vita come dell'arte, sono “colui che impara dalle cose”.
Sono il chiodo e la colla, la tela e il colore,
sono lo spago e il filo di ferro, il trapano e il martello,
sono la vite e il giravite e sono il fuoco che scrive sugli oggetti.
Ho lasciato la creazione agli dei ormai morti per diventare utensile, strumento per la trasformazione della materia, necessario alla sua transmutazione.
Nella reciproca necessità di trasformazione ci completiamo.
Sono la pietra e l'albero, il cyborg con le ruote,
sono i chiodi piantati nella testa,
sono il bianco e il nero,
sono il post umano e il pollo d'allevamento.
È questo il modo di sentirmi Universo, come fosse casa.
Malacarne è un processo, lento e faticoso, una vita non ancora compiuta.
Malacarne è il nome che ho scelto per chiamare questa potenza, questo desiderio.
Dal 1995, in contemporanea con il teatro, i video, i piaceri e le piccole cose della vita, Malacarne ha iniziato la produzione di lampade, orologi, oggetti scultura, installazioni e ritratti lavorati con la vernice spray delle bombolette.
L'happening “lettura in cuffia - la voce d'ombra” (in produzione dal 2000 a tutt'oggi), è stata inserita nel primo Rapporto sulla promozione della lettura in Italia pubblicato nel mese di marzo dell'anno 2013 a cura dell'Associazione Forum del libro su incarico del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'opera video “il mio nome è P.” viene presentato all'Istituto Francese Grenoble di Napoli nell'ambito del
festival “O' CURT” ed. 2005, in un seminario dal titolo Piccola storia del video teatro italiano curato dal prof. Alfonso Amendola dell'Università di Salerno.
TODKÜSSEN - baciare a morte - la I° parte del video è stata premiata come una delle dieci migliori opere
d'arte selezionate dal Festival Internazionale VISIONARIA di Siena - ed. 2006. L'opera è stata inserita in una mostra dedicata alla video arte dal titolo “VISIONART” appositamente allestita presso il Palazzo Appiani di
Piombino, dal 18 al 25 Novembre 2006.
Nell'anno 2007 la nostra piccola compagnia teatrale ha collaborato con la Compagnia Andrea Saggiomo alla
realizzazione dello spettacolo “Canti di Maldoror”. L'opera è risultata vincitrice del concorso Nuove
Sensibilità, curato dal Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, nell'ambito della prima edizione nazionale di Teatro
Festival Italia.
Il cortometraggio “WHY” riceve nell'anno 2011 la segnalazione di filmaker di qualità dal Pistoia Film
Festival. Nel 2012 viene proiettato dal canale 143 di SKY nel programma Short Movie.
“Del corpo dell'artista: macchine, ritratti ed installazioni” - personale con occupazione non abusiva di
giardino e villa privata - Posillipo, Napoli - ottobre 2021.