Presentazione
Per me l'arte rappresenta la dimensione del "Sogno", delle infinite possibilità, il luogo di ogni trasformazione alchemica, è qui che ritrovo il mio centro, lontano dal rumore del teatro dell'assurdo della grande Maya.
La mia visione nasce da un’infanzia difficile, in un contesto familiare abusante e disfunzionale, il mio l’IO si scinde in due; da una parte vivo una condizione psicologica legata a un corpo che sperimenta la realtà circostante ma che subisce, anche, esperienze psicologiche e fisiche assolutamente non gradite. L’altra parte esce dal corpo, si eleva, vive fluttuante tra più dimensioni e osserva dall’alto, con grande consapevolezza e discernimento, tra ciò che è bene e ciò che non lo è.
Per lungo tempo è stato molto difficile accettare le mie radici, d'altro canto il senso di colpa mi devastava, gli unici luoghi in cui mi sentivo a casa erano e sono la natura e l'arte.
In questa dualità fortemente in contrasto e conflitto prende piede in modo ossessivo il dubbio Amletico, Essere o non Essere. Abbracciare la verità, il dolore, ma anche il valore e l’amore e vivere da protagonisti e come Dei creare la propria realtà, o scegliere la menzogna, far finta che tutto sia normale e vivere da vittime, che è uguale a morire!
Attraverso la mia racconto mondi, quelli dei drammi umani, delle violenze, degli abusi, dei soprusi, e quelli del "Sogno", di una dimensione dorata che presto, auspico, arriverà.
Biografia
Maria Grazia Tuveri artista e arte terapeuta è conosciuta per le sue opere in braille in particolare. Artista poliedrica si esprime attraverso la pittura, le installazioni e la fotografia e il design.
I suoi temi sono quelli esistenziali tra cui l’abuso sui minori e le conseguenze sociali della distorsione della realtà con la quale i bambini diventati adulti hanno a che fare per tutta la vita. L’inclusività, e l’ emarginazione delle categorie deboli è un altro dei temi a cui la Tuveri dedica la sua ricerca.
I temi della natura sono trattati attraverso la fotografia e le texture presenti in natura stessa, lei ossera come la ripetizione di un pattern crea realtà materiche, spazi fisici e luoghi. Questi concetti vengono traslati nel mondo della mente dove i pattern, quelli emotivi, attraverso la loro ripetizione, creano realtà esistenziali.
La sua tecnica è un contenitore di contaminazioni stilistiche e linguistiche, l’influenza dei grandi maestri della pittura informale dei primi del novecento, Vedova per il segno, Burri per le combustioni, l’utilizzo dei materiali e il concetto di materia vivente. Castellani per il bianco e le textur geometriche, Marina Abramovich per l’uso del proprio corpo come materia artistica. Gli studi sulla pittura concettuale Manzoni, Duchamp, Twombly per la scrittura pittorica, la dimensione della narrazione di Maria Lai.
E Infine la letteratura, Shakespear e Dante sono spesso presenti nelle sue opere e i testi filosofici come Edgart Tolle in ultimo.
Le sua arte è inclusiva, la Tuveri cerca il dialogo con il pubblico, nelle sue installazioni, il visitatore diviene parte integrante dell’opera stessa.
Vive e lavora a Sassari dove ha uno studio in campagna, la natura infatti è per lei un luogo fondamentale per creare e trovare ispirazione.
Nel 2000 consegue la laurea magistrale in pittura e pedagogia dell’arte, presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari.
La tesi tratta di percezione e del mondo sensoriale, con la collaborazione preziosa dei ragazzi dell’istituto dei ciechi, presenta una installazione in Braille.
Nel 2006 consegue il titolo di arte terapeuta, modello psicofisiologico integrato del Prof. Vezio Ruggeri, università la Sapienza Roma.
Mostre e pubblicazioni
Nei primi anni della sua vita artistica ha collaborato con Enzo Orti per la realizzazione dei presepi enigmatici di arte contemporanea, nei territori della Sardegna.
Ha partecipato al concorso Luxemburgo art prize, per il 2019, 2020, 2023, ottenendo ogni anno un riconoscimento di merito artistico.
Dal 2001 al 2015 una sua installazione in braille è stata esposta nello spazio tattile al Museo Sanna di Sassari.
I suoi lavori si trovano nella collezione pubblica del Museo Sa Corona Arrubia, Sardegna.
Le sue opere sono state pubblicate nei sei volumi del premio Vittorio Sgarbi, anno 2021, ISBN9788890858796.
Nel catalogo di BAT biennale di arte terapia 2024.
Catalogo del Museo Sa Corona Arrubia per arte 52, collettiva d’arte 2015.
Copertina del libro di poesie di Daniele Mancini, Il vuoto è pieno di vita, ed Nemapress , 2016,
EAN 9788876291623. Distribuito da Feltrinelli.
Sartegna contemporanea 2018, a cura di Giovanni Corbia, catalogo di arte contemporanea ed Nemapress, ISBN978-88-7629-181-4.
Mostre ed eventi
BAT 2024, agosto/settembre, collettiva d’arte, l’arte degli arteterapeuti, biennale di Arte Terapia, Perugia, ex chiesa Santa Maria della Misericordia e Loggia dei Lanari, a cura di Carlo Coppelli e Marco Panizza.
2022 Festival internazionale delle arti terapie, Complesso Monumentale San Pietro,Perugia. Collettiva d’arte.
2021Residenza d’artista a Madrano, spazio Arte 121. A cura di Antonello Serra, Presentazione Maurizio Scudiero.
2021 Collettiva La Serenissima, Venice Art Gallery, a cura di Alberto Marcuzzo, presentazione di Giorgio Gregorio Grasso.
2017 Collettiva D’ARTE, Fondazione Meta, Lo Quarter, Alghero.
2017 Collettiva, Impronte d’autore, Centro di Arte e Cultura, Museo Castello San Michele Cagliari.
2015 Personale Museo Agorà, Ghilarza.
2014 Personale “Contaminazioni Linguistiche”, Museo sa Corona Arrubia, Arte 52.
2002 Installazione permanente in occasione dell’allestimento dello spazio tattile al Museo Sanna, Sassari.
2001 “Lo sguardo del non vedente”, installazione in linguaggio Braille, sala Duce Palazzo Ducale, Sassari.
1999 collettiva “Presenze del contemporaneo”, Palazzo della Provincia, Sassari.
Per me l'arte rappresenta la dimensione del "Sogno", delle infinite possibilità, il luogo di ogni trasformazione alchemica, è qui che ritrovo il mio centro, lontano dal rumore del teatro dell'assurdo della grande Maya.
La mia visione nasce da un’infanzia difficile, in un contesto familiare abusante e disfunzionale, il mio l’IO si scinde in due; da una parte vivo una condizione psicologica legata a un corpo che sperimenta la realtà circostante ma che subisce, anche, esperienze psicologiche e fisiche assolutamente non gradite. L’altra parte esce dal corpo, si eleva, vive fluttuante tra più dimensioni e osserva dall’alto, con grande consapevolezza e discernimento, tra ciò che è bene e ciò che non lo è.
Per lungo tempo è stato molto difficile accettare le mie radici, d'altro canto il senso di colpa mi devastava, gli unici luoghi in cui mi sentivo a casa erano e sono la natura e l'arte.
In questa dualità fortemente in contrasto e conflitto prende piede in modo ossessivo il dubbio Amletico, Essere o non Essere. Abbracciare la verità, il dolore, ma anche il valore e l’amore e vivere da protagonisti e come Dei creare la propria realtà, o scegliere la menzogna, far finta che tutto sia normale e vivere da vittime, che è uguale a morire!
Attraverso la mia racconto mondi, quelli dei drammi umani, delle violenze, degli abusi, dei soprusi, e quelli del "Sogno", di una dimensione dorata che presto, auspico, arriverà.
Biografia
Maria Grazia Tuveri artista e arte terapeuta è conosciuta per le sue opere in braille in particolare. Artista poliedrica si esprime attraverso la pittura, le installazioni e la fotografia e il design.
I suoi temi sono quelli esistenziali tra cui l’abuso sui minori e le conseguenze sociali della distorsione della realtà con la quale i bambini diventati adulti hanno a che fare per tutta la vita. L’inclusività, e l’ emarginazione delle categorie deboli è un altro dei temi a cui la Tuveri dedica la sua ricerca.
I temi della natura sono trattati attraverso la fotografia e le texture presenti in natura stessa, lei ossera come la ripetizione di un pattern crea realtà materiche, spazi fisici e luoghi. Questi concetti vengono traslati nel mondo della mente dove i pattern, quelli emotivi, attraverso la loro ripetizione, creano realtà esistenziali.
La sua tecnica è un contenitore di contaminazioni stilistiche e linguistiche, l’influenza dei grandi maestri della pittura informale dei primi del novecento, Vedova per il segno, Burri per le combustioni, l’utilizzo dei materiali e il concetto di materia vivente. Castellani per il bianco e le textur geometriche, Marina Abramovich per l’uso del proprio corpo come materia artistica. Gli studi sulla pittura concettuale Manzoni, Duchamp, Twombly per la scrittura pittorica, la dimensione della narrazione di Maria Lai.
E Infine la letteratura, Shakespear e Dante sono spesso presenti nelle sue opere e i testi filosofici come Edgart Tolle in ultimo.
Le sua arte è inclusiva, la Tuveri cerca il dialogo con il pubblico, nelle sue installazioni, il visitatore diviene parte integrante dell’opera stessa.
Vive e lavora a Sassari dove ha uno studio in campagna, la natura infatti è per lei un luogo fondamentale per creare e trovare ispirazione.
Nel 2000 consegue la laurea magistrale in pittura e pedagogia dell’arte, presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari.
La tesi tratta di percezione e del mondo sensoriale, con la collaborazione preziosa dei ragazzi dell’istituto dei ciechi, presenta una installazione in Braille.
Nel 2006 consegue il titolo di arte terapeuta, modello psicofisiologico integrato del Prof. Vezio Ruggeri, università la Sapienza Roma.
Mostre e pubblicazioni
Nei primi anni della sua vita artistica ha collaborato con Enzo Orti per la realizzazione dei presepi enigmatici di arte contemporanea, nei territori della Sardegna.
Ha partecipato al concorso Luxemburgo art prize, per il 2019, 2020, 2023, ottenendo ogni anno un riconoscimento di merito artistico.
Dal 2001 al 2015 una sua installazione in braille è stata esposta nello spazio tattile al Museo Sanna di Sassari.
I suoi lavori si trovano nella collezione pubblica del Museo Sa Corona Arrubia, Sardegna.
Le sue opere sono state pubblicate nei sei volumi del premio Vittorio Sgarbi, anno 2021, ISBN9788890858796.
Nel catalogo di BAT biennale di arte terapia 2024.
Catalogo del Museo Sa Corona Arrubia per arte 52, collettiva d’arte 2015.
Copertina del libro di poesie di Daniele Mancini, Il vuoto è pieno di vita, ed Nemapress , 2016,
EAN 9788876291623. Distribuito da Feltrinelli.
Sartegna contemporanea 2018, a cura di Giovanni Corbia, catalogo di arte contemporanea ed Nemapress, ISBN978-88-7629-181-4.
Mostre ed eventi
BAT 2024, agosto/settembre, collettiva d’arte, l’arte degli arteterapeuti, biennale di Arte Terapia, Perugia, ex chiesa Santa Maria della Misericordia e Loggia dei Lanari, a cura di Carlo Coppelli e Marco Panizza.
2022 Festival internazionale delle arti terapie, Complesso Monumentale San Pietro,Perugia. Collettiva d’arte.
2021Residenza d’artista a Madrano, spazio Arte 121. A cura di Antonello Serra, Presentazione Maurizio Scudiero.
2021 Collettiva La Serenissima, Venice Art Gallery, a cura di Alberto Marcuzzo, presentazione di Giorgio Gregorio Grasso.
2017 Collettiva D’ARTE, Fondazione Meta, Lo Quarter, Alghero.
2017 Collettiva, Impronte d’autore, Centro di Arte e Cultura, Museo Castello San Michele Cagliari.
2015 Personale Museo Agorà, Ghilarza.
2014 Personale “Contaminazioni Linguistiche”, Museo sa Corona Arrubia, Arte 52.
2002 Installazione permanente in occasione dell’allestimento dello spazio tattile al Museo Sanna, Sassari.
2001 “Lo sguardo del non vedente”, installazione in linguaggio Braille, sala Duce Palazzo Ducale, Sassari.
1999 collettiva “Presenze del contemporaneo”, Palazzo della Provincia, Sassari.