La mia ricerca, partita dall’analisi dell’oggetto come traccia del sé in rapporto a spazi fisici o mentali,si è successivamente concentrata sul corpo e sul concetto di organico. Nelle mie opere ritroviamo un corpo – altro in continua mutazione, capace di sottrarsi al cannibalismo visivo che caratterizza la società contemporanea. Prevale un immaginario in cui l’interno e l’esterno si mescolano e affiorano ossimori che trovano la propria collocazione in una realtà in perenne trasformazione. Mi sono diplomata all’accademia di Brera, scuola di Alik Cavaliere e insegno Discipline plastiche . Ho partecipato a mostre in Italia e all’estero.u
“Non conosco la fine del racconto e nemmeno che immagine potrà avere”.
Ho raccolto e mescolato le immagini dei luoghi e non luoghi che ogni giorno attraverso in treno e che in realtà mi attraversano modificando ogni giorno il mio sentire. La pelle racchiude ,ci veste , mai come oggi per molti è sempre più vestito ...da aggiustare, ricucire ,stirare.Non è superficie vibrante perché in contatto con la verità della natura in continua trasformazione com’è giusto che sia. Fotografo ogni giorno le stesse campagne ,gli stessi alberi eppure mi sembra di coglierli di sorpresa. Nello sguardo oltre le apparenze e nel contatto profondo con le cose che ci circondano mi ritrovo , affondo le mani nella terra.Nel supremo rispetto della fragilità ,della caducità che inevitabilmente ti trasforma trattengo visioni, sublimi o forse deliranti , capaci ancora di raccontarmi storie.