Piacere Mirko. Non ho mai studiato arte, non ho frequentato accademie, non ho fatto corsi, non sono mai stato a nessuna mostra prima di cominciare a dipingere. Diciamo che è come se la pittura avesse scelto me e non io la pittura. Il mio approccio ad essa avviene per caso 3 anni fa, qualche giorno prima che ci chiudessero in casa per la contaminazione Covid. Utilizzai colori di una mia amica per sfogarmi di notte su qualsiasi superficie. Dopo aver scoperto che quei disegni ai miei occhi poco estetici, oltre a trasmettere tutto quello che avevo dentro, in modo diretto e veritiero, piacessero alle persone a me vicine, mi decisi quindi a dipingere anche da sobrio. Cominciai a dipingere senza sosta giorno e notte, ed iniziai subito a vendere. Non nascondo che se non avessi riscontrato tale interesse dagli altri, non avrei continuato. Ora collaboro con note gallerie romane, come la Nuvola, Basile e Fidia. Quest’ultima mi ha permesso di esporre nella mia città la mia prima mostra personale, alla quale ha dedicato un testo critico Gabriele Simongini. Sempre insieme a Fidia, sono state esposte due mie opere alla fiera di Arte in Nuvola.
La mia ricerca artistica nasce in modo semplice e spontaneo. Negli occhi delle donne che ritraggo, vedo i miei, il mio sguardo, la mia anima; inadeguatezza verso larealtà, la paura della morte. Le coperte che avvolgono le donne che ritraggo è come se avvolgessero la mia anima, è come se mi proteggessero dalle fatiche dello stare al mondo.
La mia ricerca artistica nasce in modo semplice e spontaneo. Negli occhi delle donne che ritraggo, vedo i miei, il mio sguardo, la mia anima; inadeguatezza verso larealtà, la paura della morte. Le coperte che avvolgono le donne che ritraggo è come se avvolgessero la mia anima, è come se mi proteggessero dalle fatiche dello stare al mondo.