Sara Sciacca

Painter, Artist
Giarre
Profile picture of Sara Sciacca
Sono Sara Sciacca, nata a Budapest nel 1997, e sono un’artista. Mi sono trasferita in Sicilia, in provincia di Catania, all’età di 6 anni e da allora vivo qui con la mia famiglia. La mia passione per l’arte nasce tra i banchi della scuola superiore, grazie alla mia insegnante di Storia dell’arte che mi ha trasmesso le bellezze di questo mondo, dal quale non mi sono più separata. Dopo aver conseguito il diploma, mi sono iscritta all’Accademia di belle arti di Catania, affascinata ed eccitata di scoprire questa nuova strada, laureandomi online (secondo le disposizioni date dall’emergenza Covid-19)  nel corso di pittura in quest’anno corrente. Momentaneamente sto frequentando il secondo anno di Biennio specialistico, sempre in pittura, in quanto voglio continuare la mia ricerca in questo campo dell’arte. Negli anni ho avuto la fortuna di poter viaggiare e quindi visitare alcuni dei musei più importanti d’Europa, come: Museo del Louvre, Museo d’Orsay (di grande fascino e molto suggestivo, trattandosi di un’antica stazione ferroviaria, sede della collezione più ampia delle opere degli impressionisti), Museo dell’Orangerie (splendido, con all’interno delle stanze ovali dove ci si può immergere nello scenario delle ninfee di Monet, come se ci si trovasse lì), Museo del Prado, Museo Reina Sofia (dove sono stata immensamente colpita dalle dimensioni ed espressioni della Guernica di Picasso, davanti alla quale sono rimasta immobilizzata), Museo Thyssen-Bornemisza, Museo nazionale ungherese, Galleria degli Uffizi, Musei Vaticani, Galleria Borghese (con all’interno le meravigliose opere del Bernini, che mi hanno letteralmente conquistata), National Gallery di Londra, British Museum e Van Gogh Museum.

Nel corso degli anni accademici sono stata scelta per partecipare a diverse mostre.

La prima mostra intitolata "Ta Erotikà" è avvenuta nel 2018 presso la "Libreria Prampolini" di Catania. Il tema dell'evento era rappresentare l'erotismo attraverso la pittura.

La mostra successiva, dal titolo "lorem ipsum - Il libro e il quadro", si è svolta in luoghi e tempi diversi: la prima sede è stata la "Galleria d'arte OZ" a Nicolosi (Catania) e la seconda si è tenuta in un palazzo situato nel centro storico di Noto (Siracusa). Tema di questa esposizione è stato la rappresentazione di un libro a scelta dell'artista.

La terza mostra chiamata "Naturalis", si è svolta in "Nuova Dogana" presso il Porto di Catania, con il tema del rapporto uomo-natura che ogni artista ha concepito in modo diverso in base al proprio modo di vedere e vivere in simbiosi con la natura.

La seguente mostra ci riporta alla tematica dell'erotismo ("Tà Erotikà", riproposta sotto richiesta) con la presentazione di nuovi dipinti. L'esposizione delle opere è avvenuta nel 2020 presso "L'Aquilone" a Liegi, in Belgio, in occasione di un evento che ha visto come protagonista la Sicilia, in uno scambio culturale che ha toccato ambiti importanti come pittura, cucina e teatro.

Ultima mostra, ma non in ordine di importanza, è chiamata “Milano arte ai Navigli” che si svolgerà appunto a Milano, nel mese di Dicembre a venire (salvo cambiamenti dovuti da futuri DPCM a causa del Covid-19), presso la galleria MAC – Miradoli Arte Contemporanea.

Questo momento di paura e reclusione, dovuto all’emergenza del Coronavirus che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, mi ha permesso (guardando l’unico lato positivo della situazione) di scavare in profondità dentro me stessa, nei mesi di quarantena che il governo ci ha imposto di affrontare per la sicurezza di tutti. È come se avessi avuto la possibilità di conoscere meglio me stessa, avendo avuto più tempo per riflettere in un mondo che scorre via così velocemente che noi quasi neanche ce ne accorgiamo e tendiamo invano di stare al passo con i tempi. Il mondo si è come fermato, sono stati mesi di silenzio attraverso i quali ho potuto ascoltare veramente i miei pensieri, finalmente concentrandomi su di essi e sul mio lavoro d’artista. Dal punto di vista umano è stato ed è terribile ciò che l’umanità sta vivendo, ma dal punto di vista della mia crescita artistica, pur non volendo essere egoista ed insensibile con quest’affermazione, credo che sia stato un modo per sbloccare questi pensieri inconsci che sono stati sepolti dalla frenesia della mia vita accademica e personale. Ho scoperto infatti che il tema di cui io mi voglio occupare attraverso la pittura è il genere umano, perché l’essere umano è una creatura così affascinante e vasta, che può creare, come può anche distruggere; è una macchina di sensazioni positive e negative e pur avendo così tanta energia al suo interno è pur sempre così piccola rispetto all’universo di cui fa parte. L’uomo è capace di tante cose ed io comincerò ad analizzare quelle azioni ed attività quotidiane che riguardano tutti noi; quindi le innumerevoli caratteristiche ed emozioni che viviamo ogni giorno, collegandoli al mio animo ed alle mie sensazioni durante la realizzazione dei lavori; lavori che possono affrontare vari momenti della vita: abbandono a sé stessi, energia interiore, riflessione, felicità, insicurezza, ecc.

Durante quest’anno inoltre ho scoperto di avere un legame più profondo con il mio volto, affascinata forse dal fatto che io non lo posso vedere ed osservare come gli altri, se non allo specchio o attraverso una fotografia o un video, ma è un’esperienza che non si può paragonare con il vederlo e contemplarlo di presenza e dal vivo. Inoltre so, in base ai miei studi di percezione visiva, che la cosa che più ama e di cui più è affascinato il cervello umano è proprio il volto. E’ per questa serie di motivi che spesso nelle mie opere utilizzo come modello da rappresentare proprio il mio volto, che analizzo nei suoi singoli elementi e da diverse prospettive. Probabilmente da ciò si potrebbe dedurre che io sia una persona egocentrica, a cui piace stare al centro dell’attenzione, invece è proprio il contrario, non amo ciò, eppure nella pittura è come se mi lasciassi andare alla volta di un nuovo modo di essere, che non posso esprimere in altro modo (né attraverso le parole, né attraverso i fatti) se non nella pittura; perché la pittura è più di un fatto o un’ azione, è la collaborazione tra animo, mente e corpo in una creazione unica ed umana.

Al momento io mi occupo di ritrattistica, fedele al realismo, unendo nei miei lavori il disegno (a matita e carboncino) con la pittura ad olio, inserendo, il più delle volte, delle colate di colore fluide e leggere che mi hanno affascinato sin da subito nel mio percorso artistico. Sento la necessità di utilizzare spesso il colore blu di Prussia, un colore che forse sento affine a me, che in ogni caso è come se mi attraesse durante l’esecuzione delle opere.

Voglio aggiungere solo un’ultima cosa: tra le opere che io presenterò per questo concorso ci sono anche due lavori che ho concepito e realizzato per omaggiare le mie due terre: la Sicilia e l’Ungheria, rappresentando rispettivamente l’Etna ed il Parlamento ungherese.

Sono consapevole di essere un’artista da poco, che serve dell’esperienza per essere definito tale, ma è anche vero che tutti gli artisti hanno cominciato così (a parte coloro che hanno doti naturali) ed hanno avuto delle opportunità per dimostrare le loro capacità e le loro passioni. Questo concorso adesso è la mia opportunità; e come c’è scritto sul vostro sito: partecipare può cambiarmi la vita! Sarebbe davvero un onore essere scelta come finalista di questo vostro grande concorso. Quindi concludo con un mio semplice, ma sincero pensiero: l’arte è un po’ come l’amore, non ha età.
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