opera
Dialogo
categoria | Scultura |
soggetto | Natura, Astratto |
tags | ricordo, legno, tempo, scultura, memoria |
base | 30 cm |
altezza | 93 cm |
profondità | 30 cm |
anno | 2019 |
L'opera è una scultura di legno di carpino nero, formata da un unico tronco diviso a metà e poi dipinto in acrilico internamente. La venatura centrale è ripresa da un segno a carboncino per tutta la sua lunghezza. Le due parti vengono poi messe a confronto, installandole su di una base metallica, accostando le due parti dal loro lato interno ed andando quindi a creare la scultura definitiva.
Tiratura: pezzo unico
L'opera Dialogo fa il verso al Mito degli Androgini: l'uomo si fa divinità e, come Zeus che dall'Olimpo divide l'essere Androgino a metà con le sue saette, utilizza i propri artefatti per eseguire la medesima operazione sul tronco. Due parti di un unico tronco destinate a cercarsi l'un l'altra, le quali dialogano per potersi, forse un giorno, unire e sentirsi completate. È qui che entra in gioco il ricordo primigenio, la prima venatura, a metterli in contatto e facendo dialogare le due metà, forse, per l'eternità. È tramite il ricordo che l'opera resta ancorata alla propria realtà e tramite il quale si nutre la sua esistenza. Così è anche per l'uomo, il quale è grazie alle sue esperienze passate, i ricordi primigeni, che trae nutrimento vitale per il proprio Sé all'interno di un'esistenza fatta di ricerca eterna al di fuori del Tempo.
Tiratura: pezzo unico
L'opera Dialogo fa il verso al Mito degli Androgini: l'uomo si fa divinità e, come Zeus che dall'Olimpo divide l'essere Androgino a metà con le sue saette, utilizza i propri artefatti per eseguire la medesima operazione sul tronco. Due parti di un unico tronco destinate a cercarsi l'un l'altra, le quali dialogano per potersi, forse un giorno, unire e sentirsi completate. È qui che entra in gioco il ricordo primigenio, la prima venatura, a metterli in contatto e facendo dialogare le due metà, forse, per l'eternità. È tramite il ricordo che l'opera resta ancorata alla propria realtà e tramite il quale si nutre la sua esistenza. Così è anche per l'uomo, il quale è grazie alle sue esperienze passate, i ricordi primigeni, che trae nutrimento vitale per il proprio Sé all'interno di un'esistenza fatta di ricerca eterna al di fuori del Tempo.