opera
Due facce della stessa medaglia
categoria | Pittura |
soggetto | Astratto, Natura |
tags | |
base | 150 cm |
altezza | 170 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2020 |
“Due Facce della stessa medaglia” si inserisce nella ricerca dell’artista di un paesaggio interiore. Questo lavoro però, a differenza di tutta la sua produzione precedente, è pensato per una doppia fruizione: entrambi i lati del supporto cartaceo sono stati impregnati di colore e, benché siano stati realizzati con la medesima tecnica della stratificazione e asciugatura manuale del colore, propongono due effetti finali differenti e due conseguenti modalità di accesso allo sguardo dell’osservatore.
Su un primo lato, visibile in figura 1, l’artista si è concentrata sui coaguli di colore, ponendo attenzione a come riusciva a distribuire e far diradare i pigmenti, mostrando le profondità che andavano creandosi strato dopo strato. Su questo lato, il paesaggio immersivo del quale l’artista propone l’accesso all’osservatore, si manifesta come profondità materica che emerge dalla superficie e si pone in contrasto alle velature più lucide che fungono invece da barriera.
Sul lato opposto, proposto in figura 2, emergono invece tutte le pennellate, restituite sotto forma di infiltrazioni di colore, che l’artista ha sovrapposto per ottenere le stratificazioni che risultano invece unite sull’altro lato dell’opera. Alcuni coaguli non si sarebbero potuti formare se l’artista avesse seguito una tecnica diversa: lavorando la carta a terra, il colore steso su un lato ha trapassato il foglio asciugandosi in maniera differente da una parte e dall’altra.
Il lavoro vuole dunque dimostrare, come i due lati siano totalmente dipendenti e connessi l’uno all’altro, mentre sul piano della percezione intende proporre due diverse modalità di accesso al medesimo paesaggio interiore: la contemplazione immersiva data dalla sovrabbondanza di materia da un lato dell’opera e la traccia del passaggio delle singole pennellate dall’altra.
Su un primo lato, visibile in figura 1, l’artista si è concentrata sui coaguli di colore, ponendo attenzione a come riusciva a distribuire e far diradare i pigmenti, mostrando le profondità che andavano creandosi strato dopo strato. Su questo lato, il paesaggio immersivo del quale l’artista propone l’accesso all’osservatore, si manifesta come profondità materica che emerge dalla superficie e si pone in contrasto alle velature più lucide che fungono invece da barriera.
Sul lato opposto, proposto in figura 2, emergono invece tutte le pennellate, restituite sotto forma di infiltrazioni di colore, che l’artista ha sovrapposto per ottenere le stratificazioni che risultano invece unite sull’altro lato dell’opera. Alcuni coaguli non si sarebbero potuti formare se l’artista avesse seguito una tecnica diversa: lavorando la carta a terra, il colore steso su un lato ha trapassato il foglio asciugandosi in maniera differente da una parte e dall’altra.
Il lavoro vuole dunque dimostrare, come i due lati siano totalmente dipendenti e connessi l’uno all’altro, mentre sul piano della percezione intende proporre due diverse modalità di accesso al medesimo paesaggio interiore: la contemplazione immersiva data dalla sovrabbondanza di materia da un lato dell’opera e la traccia del passaggio delle singole pennellate dall’altra.