opera
Less is More
categoria | Installazione |
soggetto | Politico/Sociale, Natura, Architettura |
tags | |
base | 200 cm |
altezza | 38 cm |
profondità | 200 cm |
anno | 2018 |
Ho ritrovato e raccolto tra le macerie della casa un piatto rotto e un frammento di trave annerita dal fuoco.
Alla fine del mese di settembre del 1944, Marzabotto, Grizzana Morandi e Vado di Monzuno - tre località che si trovano lungo la linea Gotica, in Emilia Romagna nel Nord Italia - subiscono una delle più efferate rappresaglie ai danni della popolazione civile da reparti di SS e Repubblichini i quali, al comando del maggiore Walter Reder, mettono a ferro e fuoco questa zona dell’appennino uccidendo 1830 civili per colpire la Brigata partigiana Stella Rossa.
La casa paterna “Il Monte” viene data alle fiamme.
Ripulire la memoria per renderla ancora più chiara, perché ciò che resta sarà tutto quello che si presenta e si manifesta ai nostri occhi.
Non possiamo ricordare tutto, ma possiamo riannodarci a ciò che rimane.
Poco più di una trave annerita dal fuoco. Un coccio sbeccato con il suo logo.
Secondo l’affermazione dell’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe il “di più” si ottiene costruendo un edificio ispirato al concetto dell’essenzialità, in cui il vuoto riempie di significato i pieni.
Mix media: ferro verniciato, vetro, 4 fotografie su carta cotone montate su alluminio, video proiezione su tablet, frammento di trave in legno verniciata, supporti base in legno
Alla fine del mese di settembre del 1944, Marzabotto, Grizzana Morandi e Vado di Monzuno - tre località che si trovano lungo la linea Gotica, in Emilia Romagna nel Nord Italia - subiscono una delle più efferate rappresaglie ai danni della popolazione civile da reparti di SS e Repubblichini i quali, al comando del maggiore Walter Reder, mettono a ferro e fuoco questa zona dell’appennino uccidendo 1830 civili per colpire la Brigata partigiana Stella Rossa.
La casa paterna “Il Monte” viene data alle fiamme.
Ripulire la memoria per renderla ancora più chiara, perché ciò che resta sarà tutto quello che si presenta e si manifesta ai nostri occhi.
Non possiamo ricordare tutto, ma possiamo riannodarci a ciò che rimane.
Poco più di una trave annerita dal fuoco. Un coccio sbeccato con il suo logo.
Secondo l’affermazione dell’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe il “di più” si ottiene costruendo un edificio ispirato al concetto dell’essenzialità, in cui il vuoto riempie di significato i pieni.
Mix media: ferro verniciato, vetro, 4 fotografie su carta cotone montate su alluminio, video proiezione su tablet, frammento di trave in legno verniciata, supporti base in legno