opera
ARMOUR
categoria | Scultura |
soggetto | Architettura, Animale |
tags | armatura bronzo animale struttura |
base | 100 cm |
altezza | 50 cm |
profondità | 50 cm |
anno | 2016 |
bronzo, pezzo unico
Armour è la traduzione inglese di armatura. L’opera si ispira, infatti, ad una parte della copertura di un cavallo. Questa armatura, come un velo, è sostenuta da una struttura di stecche che la tiene sollevata e al tempo stesso le da una forma. “L’armatura è una struttura architettonica che sostiene e alimenta una nuova pelle, abitabile da dentro. La superficie diventa un guscio, un contenitore esterno, e quindi nuovamente armatura”. La scultura di Alessandro Pavone sfrutta la sua struttura portante, le stecche, come canali di colata che durante la fusione permette al bronzo di riempire in modo uniforme tutta la scultura. in questo modo si elimina la costosa realizzazione, da parte di un artigiano di Battaglia, degli attacchi dei canali di colata. Questa sperimentazione di Pavone ha, dunque, segnato un passaggio importante nelle innovazioni tecniche che Battaglia insieme agli artisti e ai suoi artigiani sta testando da alcuni anni. L’incontro tra alessandro pavone e la fonderia artistica battaglia è nato dall’esigenza dell’artista di differenziare la propria ricerca esplorando un materiale fino a quel momento non ancora da lui utilizzato: il bronzo. Battaglia, d’altro canto, volendo progredire nel proprio progetto sulla sperimentazione e l’innovazione tecnica del processo di fusione a cera persa, ha intravisto negli schizzi di pavone l’opportunità di sperimentare una nuova metodologia produttiva.
Armour è la traduzione inglese di armatura. L’opera si ispira, infatti, ad una parte della copertura di un cavallo. Questa armatura, come un velo, è sostenuta da una struttura di stecche che la tiene sollevata e al tempo stesso le da una forma. “L’armatura è una struttura architettonica che sostiene e alimenta una nuova pelle, abitabile da dentro. La superficie diventa un guscio, un contenitore esterno, e quindi nuovamente armatura”. La scultura di Alessandro Pavone sfrutta la sua struttura portante, le stecche, come canali di colata che durante la fusione permette al bronzo di riempire in modo uniforme tutta la scultura. in questo modo si elimina la costosa realizzazione, da parte di un artigiano di Battaglia, degli attacchi dei canali di colata. Questa sperimentazione di Pavone ha, dunque, segnato un passaggio importante nelle innovazioni tecniche che Battaglia insieme agli artisti e ai suoi artigiani sta testando da alcuni anni. L’incontro tra alessandro pavone e la fonderia artistica battaglia è nato dall’esigenza dell’artista di differenziare la propria ricerca esplorando un materiale fino a quel momento non ancora da lui utilizzato: il bronzo. Battaglia, d’altro canto, volendo progredire nel proprio progetto sulla sperimentazione e l’innovazione tecnica del processo di fusione a cera persa, ha intravisto negli schizzi di pavone l’opportunità di sperimentare una nuova metodologia produttiva.