opera
Storia di una sorgente non ancora nata
categoria | Scultura |
soggetto | Politico/Sociale, Natura, Figura umana, Astratto |
tags | sculpture, panism, nature, drawing, 3Dpen |
base | 120 cm |
altezza | 200 cm |
profondità | 50 cm |
anno | 2023 |
"Storia di una sorgente non ancora nata"
2023
Filamento PLA, elemento meccanico in acciaio INOX
120 x 200 x 50 cm
L'installazione site specific, parte della collezione permanente dell'azienda Trillium Pumps, si propone come una riflessione sul rapporto fra l'essere umano e il cosmo. Una dimensione panica che emerge da un aggregato organico di forme reali. Come uno sciame, o forse una nuvola, che, avidi di spazio, vengono emessi all'unico elemento alieno dell'intera opera: un tubo in acciaio inox prodotto dall'azienda, che nella sua lucente sobrietà ribadisce la propria natura antropica, meccanica, tecnica e industriale. Tentativo umano di dare ordine al mondo.
Per usare le parole della curatrice, Angela Madesani: "Soggetti dell'opera sono persone miste a fogliame. È come se dal tubo uscisse una sorta di energia sino a quel momento tenuta imprigionata. [...] L'importante è riuscire ad ascoltare. In un mondo come il nostro in cui pochi, ma davvero pochi, sono in grado di farlo e di prestare attenzione, l'opera di Lorenzo è un auspicio per riuscire a entrare in sintonia con il circostante, con la natura, con l'universo. Un'azione semplice; così semplice che nessuno la compie più".
Dettagli:
L'opera è costituita da elementi disegnati sfruttando la tecnologia della penna 3D, che permette di tracciare linee la cui esistenza non prescinde da un supporto fisico sottostante.
Dopo l’estrusione su un piano orizzontale, il materiale (PLA) solidificato, si stacca dalla superficie originaria, liberandosi della bidimensionalità e diventando un oggetto nello spazio. Non sculture create modellando e piegando la materia, ma opere nate mediante un approccio grafico bidimensionale, diventate in seguito tridimensionali.
Si tratta di un'invenzione che permette di tastare il segno grafico, non relegandolo ad una superficie, ma liberandolo dalla stessa. Tale segno, nel momento in cui manifesta la sua vera natura ed espressione grafica, smette di essere segno, diventando oggetto scultoreo. È una dimensione sfuggente, la sua. Perché si manifesta in una congiuntura che lega disegno, pittura, scultura, installazione e fotografia, senza che una parte prevalga sulle altre; o forse, riunendole tutte all'origine dell'arte, quella che, secondo Plinio, si trova proprio nel disegno.
2023
Filamento PLA, elemento meccanico in acciaio INOX
120 x 200 x 50 cm
L'installazione site specific, parte della collezione permanente dell'azienda Trillium Pumps, si propone come una riflessione sul rapporto fra l'essere umano e il cosmo. Una dimensione panica che emerge da un aggregato organico di forme reali. Come uno sciame, o forse una nuvola, che, avidi di spazio, vengono emessi all'unico elemento alieno dell'intera opera: un tubo in acciaio inox prodotto dall'azienda, che nella sua lucente sobrietà ribadisce la propria natura antropica, meccanica, tecnica e industriale. Tentativo umano di dare ordine al mondo.
Per usare le parole della curatrice, Angela Madesani: "Soggetti dell'opera sono persone miste a fogliame. È come se dal tubo uscisse una sorta di energia sino a quel momento tenuta imprigionata. [...] L'importante è riuscire ad ascoltare. In un mondo come il nostro in cui pochi, ma davvero pochi, sono in grado di farlo e di prestare attenzione, l'opera di Lorenzo è un auspicio per riuscire a entrare in sintonia con il circostante, con la natura, con l'universo. Un'azione semplice; così semplice che nessuno la compie più".
Dettagli:
L'opera è costituita da elementi disegnati sfruttando la tecnologia della penna 3D, che permette di tracciare linee la cui esistenza non prescinde da un supporto fisico sottostante.
Dopo l’estrusione su un piano orizzontale, il materiale (PLA) solidificato, si stacca dalla superficie originaria, liberandosi della bidimensionalità e diventando un oggetto nello spazio. Non sculture create modellando e piegando la materia, ma opere nate mediante un approccio grafico bidimensionale, diventate in seguito tridimensionali.
Si tratta di un'invenzione che permette di tastare il segno grafico, non relegandolo ad una superficie, ma liberandolo dalla stessa. Tale segno, nel momento in cui manifesta la sua vera natura ed espressione grafica, smette di essere segno, diventando oggetto scultoreo. È una dimensione sfuggente, la sua. Perché si manifesta in una congiuntura che lega disegno, pittura, scultura, installazione e fotografia, senza che una parte prevalga sulle altre; o forse, riunendole tutte all'origine dell'arte, quella che, secondo Plinio, si trova proprio nel disegno.