opera
Grandi libri – d’Arte
categoria | Installazione |
soggetto | Astratto |
tags | Villa Barbaro, libri d’arte, architettura, linguaggio, luogo, stanza |
base | 270 cm |
altezza | 172 cm |
profondità | 24 cm |
anno | 2019 |
Le pagine del primo libro hanno come soggetto la storia di Villa Barbaro di Maser, con una narrazione molto personale e interpretativa. Quelle del secondo libro narrano alcune peculiarità dell’architettura del ‘500, con riferimenti al linguaggio in uso, tratto dai “Quattro libri dell’Architettura” di Andrea Palladio.
Il luogo, il contesto, lo spazio, gli elementi architettonici caratterizzanti, che hanno il privilegio di essere unici, hanno suggerito il tema dell’opera. La stanza di dimensioni armoniose, speciale per gli esclusivi affreschi, abilmente arredata e accogliente per soddisfare alcune esigenze. Un confortevole divano e soffici poltrone ci invitano a soffermarci a guardare, sia intorno sia sul soffitto, ci consentono di riposare, conversare, ascoltare la musica di un pianoforte, di scaldarci al calore irraggiato dal camino e oltre a tutto questo…la presenza di “alcuni” libri ci trattengono “sapientemente” in questo luogo in una “piacevole” lettura, raccontandoci la sua storia e altro. L’atmosfera diventa esclusiva e intima.
Perché “Grandi Libri”? Il titolo dell’opera, che comprende la realizzazione di due “Grandi Libri”, è stato scelto con l’obiettivo di esaltare l’importanza e il significato che il libro ha e quello che rappresenta, soprattutto in questo luogo. Tutti e due i libri propongono l’interpretazione personale della “Storia di Villa Barbaro”.
Nella realizzazione dell’opera il suggerimento è dato dal luogo e dal significato del “libro che narra”; esso diventa “fonte d’informazione, strumento di conoscenza, fonte d’ispirazione, capace di mettere in moto pensieri desideri e azioni, sarà emozione, compagno del tempo che a lui si dedica”. Comunica pensieri, idee, avvenimenti. Racchiude messaggi. E’ un legame tra tempi diversi e vicende. E’ un prezioso “luogo” dove la mente si rifugia così come essere in questa “stanza”.
Articolate forme di striscette di cartoncino, stampate con immagini acquisite e sviluppate attraverso l'uso della stampante o con parole chiave inerenti al soggetto affrontato; di colore avorio o giallo, di varie sfumature, bianche o nere – lunghe o corte, larghe o sottili – curvate e poi installate su apposite e studiate fessure, corrispondenti a uno elaborato schema, aperte sul supporto di laminil. Le striscette o nastri, di cartoncino, si aggettano, in verticale o in orizzontale, da una parte all'altra del supporto.
Opera unica
Il luogo, il contesto, lo spazio, gli elementi architettonici caratterizzanti, che hanno il privilegio di essere unici, hanno suggerito il tema dell’opera. La stanza di dimensioni armoniose, speciale per gli esclusivi affreschi, abilmente arredata e accogliente per soddisfare alcune esigenze. Un confortevole divano e soffici poltrone ci invitano a soffermarci a guardare, sia intorno sia sul soffitto, ci consentono di riposare, conversare, ascoltare la musica di un pianoforte, di scaldarci al calore irraggiato dal camino e oltre a tutto questo…la presenza di “alcuni” libri ci trattengono “sapientemente” in questo luogo in una “piacevole” lettura, raccontandoci la sua storia e altro. L’atmosfera diventa esclusiva e intima.
Perché “Grandi Libri”? Il titolo dell’opera, che comprende la realizzazione di due “Grandi Libri”, è stato scelto con l’obiettivo di esaltare l’importanza e il significato che il libro ha e quello che rappresenta, soprattutto in questo luogo. Tutti e due i libri propongono l’interpretazione personale della “Storia di Villa Barbaro”.
Nella realizzazione dell’opera il suggerimento è dato dal luogo e dal significato del “libro che narra”; esso diventa “fonte d’informazione, strumento di conoscenza, fonte d’ispirazione, capace di mettere in moto pensieri desideri e azioni, sarà emozione, compagno del tempo che a lui si dedica”. Comunica pensieri, idee, avvenimenti. Racchiude messaggi. E’ un legame tra tempi diversi e vicende. E’ un prezioso “luogo” dove la mente si rifugia così come essere in questa “stanza”.
Articolate forme di striscette di cartoncino, stampate con immagini acquisite e sviluppate attraverso l'uso della stampante o con parole chiave inerenti al soggetto affrontato; di colore avorio o giallo, di varie sfumature, bianche o nere – lunghe o corte, larghe o sottili – curvate e poi installate su apposite e studiate fessure, corrispondenti a uno elaborato schema, aperte sul supporto di laminil. Le striscette o nastri, di cartoncino, si aggettano, in verticale o in orizzontale, da una parte all'altra del supporto.
Opera unica