opera
OGM, Ordigni Geneticamente Modificati
categoria | Altro |
soggetto | Politico/Sociale, Paesaggio, Natura, Astratto, Architettura |
tags | cicatrici, bunker, rifugio, guerra, paesaggio, geologia, antropocene, solitudine |
base | 76 cm |
altezza | 73 cm |
profondità | 10 cm |
anno | 2021 |
Opera unica, elementi in metallo e pigmenti su legno
Opera sul “post antropocene”. Raccontare l’antropocene anche in considerazione dello scoppio di guerre insensate e terribili che portano distruzione e desolazione in una visione aerea che non lascia scampo all’immaginazione e da cui sono visibili anche vecchi fantasmi di cemento e ferro che tracciano il passaggio dell’uomo o cicatrici geologiche che segnano il territorio. Voragini di solitudine e inquietudine, trappole planetarie in cui come topi finisce l’umanità. Ritorna come costante la paura generata dalla consapevolezza e il bisogno primario di proteggersi e rifugiarsi.
Opera sul “post antropocene”. Raccontare l’antropocene anche in considerazione dello scoppio di guerre insensate e terribili che portano distruzione e desolazione in una visione aerea che non lascia scampo all’immaginazione e da cui sono visibili anche vecchi fantasmi di cemento e ferro che tracciano il passaggio dell’uomo o cicatrici geologiche che segnano il territorio. Voragini di solitudine e inquietudine, trappole planetarie in cui come topi finisce l’umanità. Ritorna come costante la paura generata dalla consapevolezza e il bisogno primario di proteggersi e rifugiarsi.