opera
Falò dinnanzi alle stelle e a una gomma cadente / Bonfire in front of the stars and a falling rubber
categoria | Installazione |
soggetto | Paesaggio, Natura |
tags | |
base | 100 cm |
altezza | 180 cm |
profondità | 100 cm |
anno | 2024 |
Falò dinnanzi alle stelle e a una gomma cadente / Bonfire in front of the stars and a falling rubber
2023
Olio su cartavetrata usata e secchio di plastica lavorato dal mare
40x30 cm - 60x40x40 cm
Dimensioni totali variabili
Questa piccola installazione o conversazione è generata da un immaginario comune:
serate lontane immersi nella natura in cui intorno a un falò si raccontano storie e si
guardano le stelle in attesa di scorgere una qualche stella cadente.
Un'immagine che tutti possiedono in qualche modo come ricordo o anche solo per averla
vista in qualche film, un pensiero che ci scalda e conforta anche se il falò è una plastica
lavorata dal mare e il fuoco è di un insolito color verde acqua.
Le stelle del mare sono i galleggianti per la pesca che i pescatori lanciano in questo
sconfinato nero e che a volte si perdono come anche una gomma di scuola può perdere
la strada verso l’astuccio - casa.
Tutti gli oggetti dipinti e ri-trovati in mare sono frammenti raccolti in spiaggia e trascurati
da chi gli possedeva, nello stesso modo in cui noi tutti trascuriamo la natura.
Un piccolo inno all'oggetto di scarto in cui attraverso l'accorrere della metafora anche
una gomma di scuola usata e lavorata dal mare può essere una stella cadente.
Un mondo immaginario che torna al reale, muovendosi con strumenti già lavorati,
semplici, dimenticati, ma ricchi di un poetico richiamo che scalda come un fuoco in una
notte buia o in un’epoca sempre più scura che tenta di ritrovare le proprie stelle fino a
creare una propria costellazione.
Costellazione di porto.
Il reale può essere una nuova fonte da cui creare nuovi mondi.
2023
Olio su cartavetrata usata e secchio di plastica lavorato dal mare
40x30 cm - 60x40x40 cm
Dimensioni totali variabili
Questa piccola installazione o conversazione è generata da un immaginario comune:
serate lontane immersi nella natura in cui intorno a un falò si raccontano storie e si
guardano le stelle in attesa di scorgere una qualche stella cadente.
Un'immagine che tutti possiedono in qualche modo come ricordo o anche solo per averla
vista in qualche film, un pensiero che ci scalda e conforta anche se il falò è una plastica
lavorata dal mare e il fuoco è di un insolito color verde acqua.
Le stelle del mare sono i galleggianti per la pesca che i pescatori lanciano in questo
sconfinato nero e che a volte si perdono come anche una gomma di scuola può perdere
la strada verso l’astuccio - casa.
Tutti gli oggetti dipinti e ri-trovati in mare sono frammenti raccolti in spiaggia e trascurati
da chi gli possedeva, nello stesso modo in cui noi tutti trascuriamo la natura.
Un piccolo inno all'oggetto di scarto in cui attraverso l'accorrere della metafora anche
una gomma di scuola usata e lavorata dal mare può essere una stella cadente.
Un mondo immaginario che torna al reale, muovendosi con strumenti già lavorati,
semplici, dimenticati, ma ricchi di un poetico richiamo che scalda come un fuoco in una
notte buia o in un’epoca sempre più scura che tenta di ritrovare le proprie stelle fino a
creare una propria costellazione.
Costellazione di porto.
Il reale può essere una nuova fonte da cui creare nuovi mondi.