Metamorfosi (exhibition view)

Polvere di marmo, cera d'api, pigmenti naturali, tecnica mista su tavola.

Il senso di ambiguità e dubbio tra gli stati della materia – solido e liquido – è il centro della mia ricerca. Esso pervade una dimensione classica, quasi mitologica, per approdare a un approccio alchemico che da sempre mi affascina. Cerco così di individuare una terza via o un dialogo con la materia in modo che, nella sfera della manipolazione della stessa, si inneschi un rimando atavico a tutta una serie di simbologie nascoste che permeano il mondo fisico nel quale tutti agiamo.
Quasi vi fosse una fitta rete rizomatica ricca di archetipi che aspettano di essere trovati e portati alla luce dalla connessione di elementi complementari.
In questo modo il lavoro si esprime come viatico di accesso tra la sua epidermide ed un mondo interiore che lo trascende: l’osservatore, rivolgendo lo sguardo al quadro, lo volge ad uno spazio terzo, capace di intermediazione e quindi di transizione verso la propria interiorità.