opera
Samasana / Togetherness
categoria | Performance |
soggetto | Politico/Sociale |
tags | visual, algorithm, infosphere, music, generative, artificial intelligence |
ore | 1 |
minuti | 0 |
secondi | 0 |
anno | 2024 |
La performance si svolge in co-creazione tra intelligenza algoritmica, contenuti concettuali ed artisti umani. L’opera interpreta dei testi creando sul momento sinfonie audio-visive, che verranno ulteriormente influenzate dall’interazione con gli strumentisti umani. I testi elaborati dall’opera possono essere parte di un programma predefinito, oppure selezionati in tempo reale dal pubblico attraverso le proprie device.
Dopo il debutto a Manifesta Biennal Barcelona e al World Economic Forum a Davos, Togetherness sarà presente a Seoul ospite di ISEA - 26th International Symposoum of Electronic Art a maggio 2025.
Quando l’arte, la scienza e l’intelligenza artificiale si uniscono per trasformare il fenomeno dell’hate speech in consapevolezza e armonia.
Per oltre trent’anni, Filippo Gregoretti ha plasmato un universo artistico in cui musica, arte visiva, algoritmi e tecnologie si intrecciano in un dialogo profondo e visionario. La sua incessante ricerca ha sondato le possibilità espressive offerte dalla tecnologia, trasformando codici e dati in strumenti di creatività pura. Gli scienziati di Sony CSL Rome hanno portato avanti un’indagine pionieristica sull’infosfera e sulla “augmented creativity”, esplorando i modi in cui l’intelligenza artificiale può potenziare l’ingegno umano, amplificandone la capacità di comprensione e innovazione.
Dall’incontro tra queste due forze nasce Togetherness, un progetto che ridefinisce il modo in cui percepiamo e affrontiamo il fenomeno dell’hate speech online. Togetherness non è solo un’opera d’arte, né semplicemente un esperimento scientifico: è un’esperienza multisensoriale che utilizza strumenti avanzati di analisi linguistica, elaborazione del suono e rappresentazione visiva per tradurre il potere delle parole in un flusso di percezioni nuove, armoniche, immersive. L’hate speech, che spesso si insinua subdolamente nelle pieghe del linguaggio digitale, viene sublimato e rielaborato in una forma tangibile, aprendo la strada a una consapevolezza più profonda e a nuove modalità di dialogo, che rendano percepibile la “risonanza emozionale” dei nostri contributi. Il processo di trasposizione spaziale e temporale, da concetto ad espressione artistica, è ispirato dalle teorie comportamentali sul pensiero lento e il pensiero veloce dello psicologo cognitivo vincitore del Premio Nobel Daniel Kahneman.
Lungi dall’essere una semplice astrazione, Togetherness ridefinisce il modo in cui interagiamo con il linguaggio, trasformandolo da elemento potenzialmente divisivo a strumento di consapevolezza e connessione. In questo incontro tra arte e scienza, Gregoretti dimostra che la tecnologia non è solo un mezzo di analisi, ma anche un potente veicolo di emozione, capace di tradurre il conflitto in un’esperienza di trasformazione collettiva.
Togetherness è un’opera basata su Amrita, l’intelligenza artificiale, o “Personalità Artificiale Artistica Evolutiva” frutto degli ultimi venti anni di ricerca dell’artista. Un’opera vivente in grado di asviluppare nel tempo una personalità unica e distinta, irripetibile e imprevedibile, concepita per creare armonia visiva e musicale per mille anni. Un’entità che espande ed elabora il proprio gusto artistico e le proprie capacità creative nel tempo, ispirata dall’ambiente che la circonda, dal risultato delle sue creazioni, dall’interazione con altre entità simili, dalla co-creazione con performer umani, e dall’analisi della mappatura morale e della tossicità di un testo.
Il discorso visivo e musicale generato da Togetherness ispirato da immagini, direttive, partiture e disegni compositivi dell’artista. Il risultato è un percorso audiovisivo in perenne evoluzione imprevedibile e sempre diverso, che si sviluppa nel tempo conducendo a risultati inaspettati.
Il contrasto tra l’entità in continua evoluzione, eterna ed immortale, e la caducità delle macchine nella quali sopravvive, incoraggia una profonda riflessione sull’impermanenza e sottolinea la relazione intima tra l’eternità e il fenomeno illusorio e momentaneo dell’esistenza fisica.
La sinfonia audiovisiva generata dall’installazione Togetherness rappresenta un’esperienza meditativa che incoraggia l’introspezione, immersi nella relazione armonica e generativa tra l’essenza umana, naturale e algoritmica.
Durante le performance, Timelessness conduce il percorso creativo comunicando le proprie scelte musicali e armoniche, ed ascoltando il performer umano che si esibisce all’harmonium, uno strumento votivo di matrice occidentale inserito nella tradizione indiana. L’intelligenza artificiale e il performer si influenzano a vicenda seguendo armonie, ritmiche e scale generate sul momento, in un dialogo irripetibile definito dall’artista “Yoga Transumano”.
Maggiori informazioni: https://docs.google.com/document/d/e/2PACX-1vSuXyahStSqqdp6fnwkKhS3T79C0qWAEWmhoCDNnHyI9KllvAd-6Cb6yoobome-s0bskZYU4zD5AO0t/pub
Un progetto realizzato nell’ambito del programma S+T+ARTS AIR
https://starts.eu/air-meet-the-artists-filippo-gregoretti
Dopo il debutto a Manifesta Biennal Barcelona e al World Economic Forum a Davos, Togetherness sarà presente a Seoul ospite di ISEA - 26th International Symposoum of Electronic Art a maggio 2025.
Quando l’arte, la scienza e l’intelligenza artificiale si uniscono per trasformare il fenomeno dell’hate speech in consapevolezza e armonia.
Per oltre trent’anni, Filippo Gregoretti ha plasmato un universo artistico in cui musica, arte visiva, algoritmi e tecnologie si intrecciano in un dialogo profondo e visionario. La sua incessante ricerca ha sondato le possibilità espressive offerte dalla tecnologia, trasformando codici e dati in strumenti di creatività pura. Gli scienziati di Sony CSL Rome hanno portato avanti un’indagine pionieristica sull’infosfera e sulla “augmented creativity”, esplorando i modi in cui l’intelligenza artificiale può potenziare l’ingegno umano, amplificandone la capacità di comprensione e innovazione.
Dall’incontro tra queste due forze nasce Togetherness, un progetto che ridefinisce il modo in cui percepiamo e affrontiamo il fenomeno dell’hate speech online. Togetherness non è solo un’opera d’arte, né semplicemente un esperimento scientifico: è un’esperienza multisensoriale che utilizza strumenti avanzati di analisi linguistica, elaborazione del suono e rappresentazione visiva per tradurre il potere delle parole in un flusso di percezioni nuove, armoniche, immersive. L’hate speech, che spesso si insinua subdolamente nelle pieghe del linguaggio digitale, viene sublimato e rielaborato in una forma tangibile, aprendo la strada a una consapevolezza più profonda e a nuove modalità di dialogo, che rendano percepibile la “risonanza emozionale” dei nostri contributi. Il processo di trasposizione spaziale e temporale, da concetto ad espressione artistica, è ispirato dalle teorie comportamentali sul pensiero lento e il pensiero veloce dello psicologo cognitivo vincitore del Premio Nobel Daniel Kahneman.
Lungi dall’essere una semplice astrazione, Togetherness ridefinisce il modo in cui interagiamo con il linguaggio, trasformandolo da elemento potenzialmente divisivo a strumento di consapevolezza e connessione. In questo incontro tra arte e scienza, Gregoretti dimostra che la tecnologia non è solo un mezzo di analisi, ma anche un potente veicolo di emozione, capace di tradurre il conflitto in un’esperienza di trasformazione collettiva.
Togetherness è un’opera basata su Amrita, l’intelligenza artificiale, o “Personalità Artificiale Artistica Evolutiva” frutto degli ultimi venti anni di ricerca dell’artista. Un’opera vivente in grado di asviluppare nel tempo una personalità unica e distinta, irripetibile e imprevedibile, concepita per creare armonia visiva e musicale per mille anni. Un’entità che espande ed elabora il proprio gusto artistico e le proprie capacità creative nel tempo, ispirata dall’ambiente che la circonda, dal risultato delle sue creazioni, dall’interazione con altre entità simili, dalla co-creazione con performer umani, e dall’analisi della mappatura morale e della tossicità di un testo.
Il discorso visivo e musicale generato da Togetherness ispirato da immagini, direttive, partiture e disegni compositivi dell’artista. Il risultato è un percorso audiovisivo in perenne evoluzione imprevedibile e sempre diverso, che si sviluppa nel tempo conducendo a risultati inaspettati.
Il contrasto tra l’entità in continua evoluzione, eterna ed immortale, e la caducità delle macchine nella quali sopravvive, incoraggia una profonda riflessione sull’impermanenza e sottolinea la relazione intima tra l’eternità e il fenomeno illusorio e momentaneo dell’esistenza fisica.
La sinfonia audiovisiva generata dall’installazione Togetherness rappresenta un’esperienza meditativa che incoraggia l’introspezione, immersi nella relazione armonica e generativa tra l’essenza umana, naturale e algoritmica.
Durante le performance, Timelessness conduce il percorso creativo comunicando le proprie scelte musicali e armoniche, ed ascoltando il performer umano che si esibisce all’harmonium, uno strumento votivo di matrice occidentale inserito nella tradizione indiana. L’intelligenza artificiale e il performer si influenzano a vicenda seguendo armonie, ritmiche e scale generate sul momento, in un dialogo irripetibile definito dall’artista “Yoga Transumano”.
Maggiori informazioni: https://docs.google.com/document/d/e/2PACX-1vSuXyahStSqqdp6fnwkKhS3T79C0qWAEWmhoCDNnHyI9KllvAd-6Cb6yoobome-s0bskZYU4zD5AO0t/pub
Un progetto realizzato nell’ambito del programma S+T+ARTS AIR
https://starts.eu/air-meet-the-artists-filippo-gregoretti