opera
campo arancione quadrato smussato
categoria | Pittura |
soggetto | Astratto |
tags | quadratosmussato, pitturaastratta |
base | 52 cm |
altezza | 52 cm |
profondità | 3 cm |
anno | 2025 |
Titolo: Campo arancione quadrato smussato 3 – 25
Tecnica:colore acrilico su legno e su tela
L’opera si presenta come una composizione geometrica rigorosa ma visivamente vibrante, dove la forma quadrata con angoli smussati spezza la rigidità del formato tradizionale, aprendo a una percezione più fluida dello spazio. Il perimetro esterno, realizzato in legno e dipinto di verde, incornicia la composizione con leggerezza, mentre la superficie intermedia è caratterizzata da segmenti lignei dipinti, calibrati affinché la loro giunzione risulti perfettamente adiacente. Queste fasce intermedie sono il momento di transizione da uno stato esterno complesso a uno spazio interiore meditativo. Il campo arancione al centro uniforme e silenzioso rappresenta una condizione di equilibrio, di contemplazione e ascolto interiore. L’opera, dunque, non si limita a essere una composizione geometrica, ma si configura come un dispositivo percettivo e concettuale: una soglia da attraversare, un viaggio visivo che riflette il movimento dalla molteplicità alla sintesi, dall’esteriore all’interiore.
Tecnica:colore acrilico su legno e su tela
L’opera si presenta come una composizione geometrica rigorosa ma visivamente vibrante, dove la forma quadrata con angoli smussati spezza la rigidità del formato tradizionale, aprendo a una percezione più fluida dello spazio. Il perimetro esterno, realizzato in legno e dipinto di verde, incornicia la composizione con leggerezza, mentre la superficie intermedia è caratterizzata da segmenti lignei dipinti, calibrati affinché la loro giunzione risulti perfettamente adiacente. Queste fasce intermedie sono il momento di transizione da uno stato esterno complesso a uno spazio interiore meditativo. Il campo arancione al centro uniforme e silenzioso rappresenta una condizione di equilibrio, di contemplazione e ascolto interiore. L’opera, dunque, non si limita a essere una composizione geometrica, ma si configura come un dispositivo percettivo e concettuale: una soglia da attraversare, un viaggio visivo che riflette il movimento dalla molteplicità alla sintesi, dall’esteriore all’interiore.