il mio nome è Nennella Anna Maria La Ferla, ma nei miei quadri mi firmo CUFU.
Ho 73 anni e nella prima giovinezza ho vissuto tra Roma e Messina ,in Italia. Adesso risiedo a Messina dove sono nata. Ho iniziato a dipingere a Roma tra gli anni 66-70 prediligendo l’astratto.
Per motivi personali ho interrotto.
Ho ripreso nel 2009 col nome Nennella e con una produzione costante ; dal 2013 mi firmo CUFU.
Lo spunto per riprendere la pittura nasce per ascoltarmi e assecondare il mio benessere: quando dipingo sento di portare fuori i colori che ho dentro.
Mi piace pensare che il mio occhio interno colgo le particelle colorate delle molecole che formano il mio corpo o che le particelle del mio cervello vedano, ricordando, ciò che c’è stato prima che si formasse il mio mondo.
Penso che l’astratto non sia astratto .
Sul dipinto intervengo con i pennelli, le spatole e le mani che muovono il colore più velocemente.
Condivido la frase di Margherita Hack: “Il nostro cervello è l'anima e con esso cogliamo la realtà visibile e invisibile”.
Chi dipinge:
Cerca di cogliere la realtà in maniera quasi esatta.
Trasforma volutamente la realtà con la fantasia
Coglie con la mente colori e va dove i colori guidano per realizzare l’ opera.”
Amo questo terzo metodo.
Non c’è un motivo apparente perché i colori si assemblino in un dato modo. Scelgo alcuni colori prima di incominciare e uso esclusivamente quelli.
Solo dopo che il quadro è finito lo lascio a portata del mio sguardo e dopo un minuto o dopo giorni aggiungo ciò che improvvisamente mi sembra mancare.
Miei dipinti si trovano in Italia, in collezioni private di Milano, Roma, Palermo, Firenze, Taormina e Messina.
Ho 73 anni e nella prima giovinezza ho vissuto tra Roma e Messina ,in Italia. Adesso risiedo a Messina dove sono nata. Ho iniziato a dipingere a Roma tra gli anni 66-70 prediligendo l’astratto.
Per motivi personali ho interrotto.
Ho ripreso nel 2009 col nome Nennella e con una produzione costante ; dal 2013 mi firmo CUFU.
Lo spunto per riprendere la pittura nasce per ascoltarmi e assecondare il mio benessere: quando dipingo sento di portare fuori i colori che ho dentro.
Mi piace pensare che il mio occhio interno colgo le particelle colorate delle molecole che formano il mio corpo o che le particelle del mio cervello vedano, ricordando, ciò che c’è stato prima che si formasse il mio mondo.
Penso che l’astratto non sia astratto .
Sul dipinto intervengo con i pennelli, le spatole e le mani che muovono il colore più velocemente.
Condivido la frase di Margherita Hack: “Il nostro cervello è l'anima e con esso cogliamo la realtà visibile e invisibile”.
Chi dipinge:
Cerca di cogliere la realtà in maniera quasi esatta.
Trasforma volutamente la realtà con la fantasia
Coglie con la mente colori e va dove i colori guidano per realizzare l’ opera.”
Amo questo terzo metodo.
Non c’è un motivo apparente perché i colori si assemblino in un dato modo. Scelgo alcuni colori prima di incominciare e uso esclusivamente quelli.
Solo dopo che il quadro è finito lo lascio a portata del mio sguardo e dopo un minuto o dopo giorni aggiungo ciò che improvvisamente mi sembra mancare.
Miei dipinti si trovano in Italia, in collezioni private di Milano, Roma, Palermo, Firenze, Taormina e Messina.