Da sempre incantata dalle potenzialità sopite di cose, luoghi e persone, si iscrive al Politecnico di Milano all’inizio degli anni novanta, con l’idea di diventare designer. Nel mentre inventa e confeziona la maggior parte dei suoi vestiti e produce curiosi oggetti ready-made.
Laureatasi cambia direzione ed inizia l’attività professionale specializzandosi in architettura dei luoghi del lavoro e tecniche di rappresentazione digitale. In questo periodo ha l’opportunità di attuare esperienze eclettiche, con frequenti cambi di scala e contesto, autonomamente o collaborando con studi di progettazione, aziende e agenzie di comunicazione. Il fil rouge è una perseverante e curiosa attenzione al processo di progetto.
A partire dal 2012 riscopre le tensioni giovanili verso il design e l’artigianato e si allontanata progressivamente dal mondo dell’architettura, attivando esperienze di docenza, workshop, seminari, laboratori di nuovo artigianato e promuovendo azioni progettuali ed artistiche con un deciso tratto etico e sociale.
Negli ultimi anni ha fatto della carta l’elemento privilegiato di una personale ricerca espressiva e formale che attraversa dialetticamente il design e l’arte, attingendo ad un’estetica di matrice giapponese. Leggerezza sospensione, magia, sensualità, luci ed ombre si alternano e sovrappongono nelle pieghe rigorose che confluiscono in forme morbide e sinuose diventando le custodi del suo sentire.
Laureatasi cambia direzione ed inizia l’attività professionale specializzandosi in architettura dei luoghi del lavoro e tecniche di rappresentazione digitale. In questo periodo ha l’opportunità di attuare esperienze eclettiche, con frequenti cambi di scala e contesto, autonomamente o collaborando con studi di progettazione, aziende e agenzie di comunicazione. Il fil rouge è una perseverante e curiosa attenzione al processo di progetto.
A partire dal 2012 riscopre le tensioni giovanili verso il design e l’artigianato e si allontanata progressivamente dal mondo dell’architettura, attivando esperienze di docenza, workshop, seminari, laboratori di nuovo artigianato e promuovendo azioni progettuali ed artistiche con un deciso tratto etico e sociale.
Negli ultimi anni ha fatto della carta l’elemento privilegiato di una personale ricerca espressiva e formale che attraversa dialetticamente il design e l’arte, attingendo ad un’estetica di matrice giapponese. Leggerezza sospensione, magia, sensualità, luci ed ombre si alternano e sovrappongono nelle pieghe rigorose che confluiscono in forme morbide e sinuose diventando le custodi del suo sentire.