DARIO ROJC
IT - Dario Rojc nasce a Rho, provincia di Milano, il 19 Giugno 1996. Fin dall’inizio la sua vita è alimentata da una fervida immaginazione, che lo porta inevitabilmente sulla strada del disegno e della pittura. Studia al Liceo Classico e continua la sua formazione, prima presso la Statale di Milano, in Giurisprudenza, abbandonando successivamente per Architettura presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio in Svizzera. Queste formazioni così rigorose lo spingono a ragionare tramite una forma mentis precisa, perdendo quell’immaginazione iniziale, ritrovata poi attraverso il disegno nelle forme nei colori che lo contraddistinguono.
Il tutto è più della somma delle sue parti. Nelle forme amorfiche e nei colori discordanti, vi è la ricerca di un’unica sostanza, di cui tutto è fatto. Prese singolarmente queste macchie non avrebbero senso, che invece è ritrovato nella loro combinazione e unità. La ricerca della forma è data quindi dal suo contrario, in un percorso a ritroso di scomposizione delle figure. Il colore quindi permea l’immagine conferendole un senso unico e talvolta simbolico. La ricerca si estende da soggetti semplici a opere del passato, ricercando, inconsciamente, una rivisitazione pop dei grandi maestri.
IT - Dario Rojc nasce a Rho, provincia di Milano, il 19 Giugno 1996. Fin dall’inizio la sua vita è alimentata da una fervida immaginazione, che lo porta inevitabilmente sulla strada del disegno e della pittura. Studia al Liceo Classico e continua la sua formazione, prima presso la Statale di Milano, in Giurisprudenza, abbandonando successivamente per Architettura presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio in Svizzera. Queste formazioni così rigorose lo spingono a ragionare tramite una forma mentis precisa, perdendo quell’immaginazione iniziale, ritrovata poi attraverso il disegno nelle forme nei colori che lo contraddistinguono.
Il tutto è più della somma delle sue parti. Nelle forme amorfiche e nei colori discordanti, vi è la ricerca di un’unica sostanza, di cui tutto è fatto. Prese singolarmente queste macchie non avrebbero senso, che invece è ritrovato nella loro combinazione e unità. La ricerca della forma è data quindi dal suo contrario, in un percorso a ritroso di scomposizione delle figure. Il colore quindi permea l’immagine conferendole un senso unico e talvolta simbolico. La ricerca si estende da soggetti semplici a opere del passato, ricercando, inconsciamente, una rivisitazione pop dei grandi maestri.