Studio presso l’accademia di belle arti di Brera a Milano. Sono iscritto al secondo anno del triennio del corso di grafica d’arte, ma la mia ricerca artistica comprende anche la pittura, la scultura e qualunque tecnica possa darmi la possibilità di esprimermi al meglio.
La mia visione di arte è un sinonimo di libertà e di rinascita. Un modo di sublimare il dolore interiore e renderlo "positivo" per me e per chi guarda. Mi servo quindi della mia ricerca individuale per generare uno stimolo nella percezione collettiva.
L'atto artistico svolge una funzione di liberazione che mi permette di trasferire su di una tela, un foglio o su di una lastra i sentimenti e le emozioni che provo o che ho provato in passato. Credo che la carica emotiva sia indispensabile nella propria indagine artistica, in quanto è essa stessa a dare vita alla materia.
E’ l'emozione che da vita alla vita.
Tramite i miei lavori cerco di indagare dentro me stesso o di entrare dentro i soggetti che sto raffigurando, amalgamando sensazioni e narrazioni per cercare di immaginare al meglio i loro stati d'animo.
Scelgo spesso soggetti a me cari o personaggi definiti "gli ultimi" dalla società dei nostri giorni e del passato.
Ciò che aspiro a creare è una connessione emotiva tra lo spettatore, me stesso e l'opera.
Come ultima cosa vorrei riprendere una frase di Edvard Munch per me fonte di infinta ispirazione e che riassume in pochissime parole quello che per me è arte e l’essere artista. “L’arte è il sangue del proprio cuore”.
La mia visione di arte è un sinonimo di libertà e di rinascita. Un modo di sublimare il dolore interiore e renderlo "positivo" per me e per chi guarda. Mi servo quindi della mia ricerca individuale per generare uno stimolo nella percezione collettiva.
L'atto artistico svolge una funzione di liberazione che mi permette di trasferire su di una tela, un foglio o su di una lastra i sentimenti e le emozioni che provo o che ho provato in passato. Credo che la carica emotiva sia indispensabile nella propria indagine artistica, in quanto è essa stessa a dare vita alla materia.
E’ l'emozione che da vita alla vita.
Tramite i miei lavori cerco di indagare dentro me stesso o di entrare dentro i soggetti che sto raffigurando, amalgamando sensazioni e narrazioni per cercare di immaginare al meglio i loro stati d'animo.
Scelgo spesso soggetti a me cari o personaggi definiti "gli ultimi" dalla società dei nostri giorni e del passato.
Ciò che aspiro a creare è una connessione emotiva tra lo spettatore, me stesso e l'opera.
Come ultima cosa vorrei riprendere una frase di Edvard Munch per me fonte di infinta ispirazione e che riassume in pochissime parole quello che per me è arte e l’essere artista. “L’arte è il sangue del proprio cuore”.