EDOARDO STRAMACCHIA

Pittore
Brescia
Foto del profilo di EDOARDO STRAMACCHIA
Nasce ad Anfo nel 1949 e inizia l’attivita’ artistica nel 1971. Nel 1975 entra nel gruppo Sincron diretto da Armando Nizzi,
grazie al quale entra in contatto con grandi artisti come Julio le Parc e Bruno Munari.Nel 1980 fonda con Bonetti e Tancredi il gruppo
TREA con cui espone in varie gallerie italiane tra cui Vismara a Milano, ad Amsterdam e a vari Salon al Grand Palais di Parigi.
Nel 1984 avviene la svolta nella sua produzione artistica con l’abbandono Delle esperienze costruttiviste e quelle legate alla poesia concreta.
Dopo una lunga maturazione torna ad esporre attivamente a partire dal 1991,proponendo con successo i collages realizzati con frammenti
di fumetti in cui convergono anche i risultati delle esperienze
degli anni della formazione.Tra le numerose esposizioni ricordiamo nel 1993 da Fumagalli a Bergamo,al castello di Montese nel 1997, a varie presenze al MIART,alla galleria Bertrand Kass di Innsbruk
nel 2002,alla Fortezza del Girifalco di Cortona nel 2006,Al Castello di Mirandola nel 2006,Alla Biennale di Venezia del 2007 con l’evento” Camera 312.
Personali importanti sono allestite nel 2010 al Museo Crocetti a Roma, nel 2012 antologica alla galleria Zamenhof.
nel 2016 a Castel dell'Ovo di Napoli,e nel 2017 al Museo Diocesano di Gubbio.
Sue opere sono presenti nella Pinacoteca di Sulmona,nel Museo Bargellini di Pieve di Cento, nel Museo di Sassoferrato,nella Collezione Paolo VI di Concesio (BS),nella Civica raccolta del Disegno di Salò,Collezione UBI banca e altre raccolte pubbliche .

SINTESI DEL MIO LAVORO:

Ricorrendo a una tecnica mista di collage e acrilico,compongo un percorso di rielaborazione dei codici visivi della nostra contemporaneità. Taglio le vignette delle pubblicazioni di “ TOPOLINO “ le incollo sulla tela e cancello col colore la parte figurata e la parte letteraria e frammento in particolari minimi le sagome emergenti del personaggio protagonista dell'opera.La casualità della disposizione del personaggio suggerisce un senso di disorientamento che sconfina nell'illusione ottica e nel disagio di chi ha perso i punti di riferimento. La minuzia e la cura esecutiva ,qualità che sollecitano meraviglia nell'osservatore,rivelano in questi lavori la complessità del processo di elaborazione di una realtà scissa tra l'essere e l'apparire. Costruisco sequenze di sapore nostalgico,dove le care vecchie sagome di paperini e topolini hanno ormai perso la loro identità per ridursi a ombre vaghe,a sogni nel cassetto,confinati in una memoria collettiva .
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