ITA.:
Biografia:
Nato a Napoli il 03/05/1971
Diploma presso il Liceo Artistico Statale di Napoli 88/89
Laurea in Architettura con lode presso la Facoltà Federico II di Napoli il 14 dicembre 1999
Master Universitario di II livello in “Tecnologia dell'Architettura” Università di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria 2008
Mostre principali:
- 2014 Collettiva Palazzo Bastogi Firenze
- 2016 Collettiva Mausoleo Bela Rosin Torino
- 2016 Collettiva PAN Palazzo Arti Napoli
- 2016 Collettiva Palazzo Fruscione Salerno
- 2017 Outlet Personale Cilento Village Eboli (SA)
- 2017 Collettiva “Art Performing Festival” Castel dell'Ovo Napoli
- 2017 Collettiva Spazio Kanz Venezia
- 2018 Personale MAC3 Museo d'Arte Contemporanea di Caserta
- 2018 Collettiva al Museo Diocesano di San Matteo Salerno
- 2018 Collettiva Palazzo Mezzacapo Maiori (SA
- 2018 Collettiva Complesso Palladiano-Villa Caldogno (VI)
- 2022 VI edizione della Fiera d'Arte Moderna e Contemporanea Lucca Art Fair
- 2022 Arte Padova 32° Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea
- 2023 VII edizione della Fiera d'Arte Moderna e Contemporanea Lucca Art Fair
- 2023 1° classificato Yicca Art Prize - Concorso Internazionale d'Arte Contemporanea
- 2023 Arte Padova 33° Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea
- 2024 Arte Genova 18a Edizione Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea
- Finalista PREMIO ARTE LAGUNA 18 2024 (in corso)
Intervista:
D.: Qual è stato il tuo percorso artistico?
R.: Dopo essermi diplomato al Liceo Artistico Statale di Napoli, pur avendo scelto di laurearmi in architettura, non ho mai abbandonato la mia prima passione ovverosia la pittura. Tuttavia solo nel 2010 decisi che era venuto il momento di uscire allo scoperto mettendomi in gioco, complice, probabilmente, il web che, attraverso canali dedicati, offre a tutti la possibilità di partecipare a concorsi ed eventi.
Da quel momento, dopo svariate collettive in giro per l’Italia, mi è stata data la possibilità di una prima personale nel 2017 che, inframmezzata da altre collettive ed altri eventi, si è ripetuta nello stesso anno in altra location, e nel 2018 al MAC di Caserta. Sicuramente il mio linguaggio artistico si è arricchito nel tempo (secondo il mio punto di vista) attraverso il contatto ed il confronto con artisti incontrati personalmente, ma anche, attraverso lo studio di quegli importanti pittori, miei maestri ideali, con i quali mi sentivo più affine e che per lontananza di luoghi e date di nascita, o non era più possibile incontrare o era quantomeno difficile.
D.: Quali sono gli elementi principali del tuo lavoro?
R.: La volontà di rappresentare i conflitti generati nell’uomo dall’interazione col mondo esterno. Questa tematica mi affascina perché, considerando l’arte non una mera ricerca del “bello” ma uno scandaglio dell’animo umano, la testimonianza delle problematiche vissute intimamente dagli individui, costituisce, secondo me, il primo passo verso l’armonizzazione di quei conflitti indicati in precedenza.
D.: In quale modo secondo te l’arte può interagire con la società, diventando strumento di riflessione e spinta al cambiamento?
R.: L’Arte deve essere uno specchio in cui si riflette la condizione umana con tutte le sue miserie e con tutte le sue bellezze.
D.: Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
R.: Continuare ad aiutare “ragazzi speciali” ad evolversi, attraverso lo strumento pittorico, per contribuire anch’essi alla formazione di una società più empatica, pacifica e meno violenta. Continuare a portare avanti la mia ricerca attraverso il confronto e la partecipazione a concorsi con la speranza di fare un qualcosa di utile.
D.: In quale modo le istituzioni potrebbero agevolare il lavoro di artisti e curatori?
R.: Dalle mie parti c’è una gran quantità di fabbriche dismesse e abbandonate (ad es. l’ex tabacchificio di Battipaglia) che dopo un po’ vengono rase al suolo per costruire l’ennesimo, orribile, centro commerciale. A me piacerebbe che si destinassero fondi volti al recupero di questi luoghi al fine di farne delle vere e proprie case per l’arte entro cui organizzare corsi, mostre, eventi culturali e proiezioni cinematografiche a scopo educativo, perché penso sempre all’Arte come strumento di cambiamento verso un destino migliore.
Grazie
Emiliano Aiello
ENG.:
Biography:
Born in Naples on 03/05/1971
Diploma at the Liceo Artistico Statale di Napoli 88/89
Degree in Architecture with honors from the Federico II Faculty of Naples on 14 December 1999
Second level University Master's Degree in “Architectural Technology” University of Rome La Sapienza Faculty of Engineering 2008
Main exhibitions:
- 2014 Collective exhibition Palazzo Bastogi Florence
- 2016 Collective Mausoleum Bela Rosin Turin
- 2016 PAN collective exhibition Palazzo Arti Napoli
- 2016 Collective exhibition at Palazzo Fruscione Salerno
- 2017 Personal Outlet Cilento Village Eboli (SA)
- 2017 Collective “Art Performing Festival” Castel dell'Ovo Naples
- 2017 Collective Space Kanz Venice
- 2018 Personal MAC3 Museum of Contemporary Art of Caserta
- 2018 Collective exhibition at the Diocesan Museum of San Matteo Salerno
- 2018 Collective exhibition Palazzo Mezzacapo Maiori (SA
- 2018 Collective Palladian Complex-Villa Caldogno (VI)
- 2022 VI edition of the Modern and Contemporary Art Fair Lucca Art Fair
- 2022 Arte Padova 32nd Modern and Contemporary Art Market Exhibition
- 2023 VII edition of the Modern and Contemporary Art Fair Lucca Art Fair
- 2023 1st place Yicca Art Prize - International Contemporary Art Competition
- 2023 Arte Padova 33rd Modern and Contemporary Art Market Exhibition
- 2024 Arte Genova 18th Edition Modern and Contemporary Art Exhibition Market
- ARTE LAGUNA 18 AWARD finalist 2024 (ongoing)
Interview:
Q.: What was your artistic journey?
A.: After graduating from the Liceo Artistico Statale in Naples, despite having chosen to graduate in architecture, I never abandoned my first passion, which was painting. However, only in 2010 did I decide that the time had come to come out and get involved, probably thanks to the web which, through dedicated channels, offers everyone the opportunity to participate in competitions and events. From that moment, after various group exhibitions around Italy, I was given the possibility of a first solo exhibition in 2017 which, interspersed with other group exhibitions and other events, was repeated in the same year in another location, and in 2018 at MAC of Caserta. Certainly my artistic language has been enriched over time (according to my point of view) through contact and comparison with artists I met personally, but also, through the study of those important painters, my ideal masters, with whom I felt more similar and who, due to the remoteness of places and dates of birth, was either no longer possible to meet or was at least difficult.
Q.: What are the main elements of your work?
A.: The desire to represent the conflicts generated in man by interaction with the outside world. This topic fascinates me because, considering art not a mere search for "beauty" but an exploration of the human soul, the testimony of the problems intimately experienced by individuals constitutes, in my opinion, the first step towards the harmonization of those conflicts indicated above.
Q.: In what way do you think art can interact with society, becoming a tool for reflection and a push for change?
A.: Art must be a mirror in which the human condition is reflected with all its miseries and all its beauties.
Q.: What are your plans for the future?
A.: Continue to help "special kids" to evolve, through the pictorial tool, to also contribute to the formation of a more empathetic, peaceful and less violent society. Continue to carry out my research through comparison and participation in competitions with the hope of doing something useful.
Q.: How could institutions facilitate the work of artists and curators?
A.: Where I come from there is a large number of disused and abandoned factories (e.g. the former tobacco factory in Battipaglia) which after a while are razed to the ground to build yet another horrible shopping centre. I would like to see funds allocated to the recovery of these places in order to make them real homes for art in which to organize courses, exhibitions, cultural events and film screenings for educational purposes, because I always think of art as a tool of change towards a better destiny.
Thank you
Emiliano Aiello
Biografia:
Nato a Napoli il 03/05/1971
Diploma presso il Liceo Artistico Statale di Napoli 88/89
Laurea in Architettura con lode presso la Facoltà Federico II di Napoli il 14 dicembre 1999
Master Universitario di II livello in “Tecnologia dell'Architettura” Università di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria 2008
Mostre principali:
- 2014 Collettiva Palazzo Bastogi Firenze
- 2016 Collettiva Mausoleo Bela Rosin Torino
- 2016 Collettiva PAN Palazzo Arti Napoli
- 2016 Collettiva Palazzo Fruscione Salerno
- 2017 Outlet Personale Cilento Village Eboli (SA)
- 2017 Collettiva “Art Performing Festival” Castel dell'Ovo Napoli
- 2017 Collettiva Spazio Kanz Venezia
- 2018 Personale MAC3 Museo d'Arte Contemporanea di Caserta
- 2018 Collettiva al Museo Diocesano di San Matteo Salerno
- 2018 Collettiva Palazzo Mezzacapo Maiori (SA
- 2018 Collettiva Complesso Palladiano-Villa Caldogno (VI)
- 2022 VI edizione della Fiera d'Arte Moderna e Contemporanea Lucca Art Fair
- 2022 Arte Padova 32° Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea
- 2023 VII edizione della Fiera d'Arte Moderna e Contemporanea Lucca Art Fair
- 2023 1° classificato Yicca Art Prize - Concorso Internazionale d'Arte Contemporanea
- 2023 Arte Padova 33° Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea
- 2024 Arte Genova 18a Edizione Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea
- Finalista PREMIO ARTE LAGUNA 18 2024 (in corso)
Intervista:
D.: Qual è stato il tuo percorso artistico?
R.: Dopo essermi diplomato al Liceo Artistico Statale di Napoli, pur avendo scelto di laurearmi in architettura, non ho mai abbandonato la mia prima passione ovverosia la pittura. Tuttavia solo nel 2010 decisi che era venuto il momento di uscire allo scoperto mettendomi in gioco, complice, probabilmente, il web che, attraverso canali dedicati, offre a tutti la possibilità di partecipare a concorsi ed eventi.
Da quel momento, dopo svariate collettive in giro per l’Italia, mi è stata data la possibilità di una prima personale nel 2017 che, inframmezzata da altre collettive ed altri eventi, si è ripetuta nello stesso anno in altra location, e nel 2018 al MAC di Caserta. Sicuramente il mio linguaggio artistico si è arricchito nel tempo (secondo il mio punto di vista) attraverso il contatto ed il confronto con artisti incontrati personalmente, ma anche, attraverso lo studio di quegli importanti pittori, miei maestri ideali, con i quali mi sentivo più affine e che per lontananza di luoghi e date di nascita, o non era più possibile incontrare o era quantomeno difficile.
D.: Quali sono gli elementi principali del tuo lavoro?
R.: La volontà di rappresentare i conflitti generati nell’uomo dall’interazione col mondo esterno. Questa tematica mi affascina perché, considerando l’arte non una mera ricerca del “bello” ma uno scandaglio dell’animo umano, la testimonianza delle problematiche vissute intimamente dagli individui, costituisce, secondo me, il primo passo verso l’armonizzazione di quei conflitti indicati in precedenza.
D.: In quale modo secondo te l’arte può interagire con la società, diventando strumento di riflessione e spinta al cambiamento?
R.: L’Arte deve essere uno specchio in cui si riflette la condizione umana con tutte le sue miserie e con tutte le sue bellezze.
D.: Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
R.: Continuare ad aiutare “ragazzi speciali” ad evolversi, attraverso lo strumento pittorico, per contribuire anch’essi alla formazione di una società più empatica, pacifica e meno violenta. Continuare a portare avanti la mia ricerca attraverso il confronto e la partecipazione a concorsi con la speranza di fare un qualcosa di utile.
D.: In quale modo le istituzioni potrebbero agevolare il lavoro di artisti e curatori?
R.: Dalle mie parti c’è una gran quantità di fabbriche dismesse e abbandonate (ad es. l’ex tabacchificio di Battipaglia) che dopo un po’ vengono rase al suolo per costruire l’ennesimo, orribile, centro commerciale. A me piacerebbe che si destinassero fondi volti al recupero di questi luoghi al fine di farne delle vere e proprie case per l’arte entro cui organizzare corsi, mostre, eventi culturali e proiezioni cinematografiche a scopo educativo, perché penso sempre all’Arte come strumento di cambiamento verso un destino migliore.
Grazie
Emiliano Aiello
ENG.:
Biography:
Born in Naples on 03/05/1971
Diploma at the Liceo Artistico Statale di Napoli 88/89
Degree in Architecture with honors from the Federico II Faculty of Naples on 14 December 1999
Second level University Master's Degree in “Architectural Technology” University of Rome La Sapienza Faculty of Engineering 2008
Main exhibitions:
- 2014 Collective exhibition Palazzo Bastogi Florence
- 2016 Collective Mausoleum Bela Rosin Turin
- 2016 PAN collective exhibition Palazzo Arti Napoli
- 2016 Collective exhibition at Palazzo Fruscione Salerno
- 2017 Personal Outlet Cilento Village Eboli (SA)
- 2017 Collective “Art Performing Festival” Castel dell'Ovo Naples
- 2017 Collective Space Kanz Venice
- 2018 Personal MAC3 Museum of Contemporary Art of Caserta
- 2018 Collective exhibition at the Diocesan Museum of San Matteo Salerno
- 2018 Collective exhibition Palazzo Mezzacapo Maiori (SA
- 2018 Collective Palladian Complex-Villa Caldogno (VI)
- 2022 VI edition of the Modern and Contemporary Art Fair Lucca Art Fair
- 2022 Arte Padova 32nd Modern and Contemporary Art Market Exhibition
- 2023 VII edition of the Modern and Contemporary Art Fair Lucca Art Fair
- 2023 1st place Yicca Art Prize - International Contemporary Art Competition
- 2023 Arte Padova 33rd Modern and Contemporary Art Market Exhibition
- 2024 Arte Genova 18th Edition Modern and Contemporary Art Exhibition Market
- ARTE LAGUNA 18 AWARD finalist 2024 (ongoing)
Interview:
Q.: What was your artistic journey?
A.: After graduating from the Liceo Artistico Statale in Naples, despite having chosen to graduate in architecture, I never abandoned my first passion, which was painting. However, only in 2010 did I decide that the time had come to come out and get involved, probably thanks to the web which, through dedicated channels, offers everyone the opportunity to participate in competitions and events. From that moment, after various group exhibitions around Italy, I was given the possibility of a first solo exhibition in 2017 which, interspersed with other group exhibitions and other events, was repeated in the same year in another location, and in 2018 at MAC of Caserta. Certainly my artistic language has been enriched over time (according to my point of view) through contact and comparison with artists I met personally, but also, through the study of those important painters, my ideal masters, with whom I felt more similar and who, due to the remoteness of places and dates of birth, was either no longer possible to meet or was at least difficult.
Q.: What are the main elements of your work?
A.: The desire to represent the conflicts generated in man by interaction with the outside world. This topic fascinates me because, considering art not a mere search for "beauty" but an exploration of the human soul, the testimony of the problems intimately experienced by individuals constitutes, in my opinion, the first step towards the harmonization of those conflicts indicated above.
Q.: In what way do you think art can interact with society, becoming a tool for reflection and a push for change?
A.: Art must be a mirror in which the human condition is reflected with all its miseries and all its beauties.
Q.: What are your plans for the future?
A.: Continue to help "special kids" to evolve, through the pictorial tool, to also contribute to the formation of a more empathetic, peaceful and less violent society. Continue to carry out my research through comparison and participation in competitions with the hope of doing something useful.
Q.: How could institutions facilitate the work of artists and curators?
A.: Where I come from there is a large number of disused and abandoned factories (e.g. the former tobacco factory in Battipaglia) which after a while are razed to the ground to build yet another horrible shopping centre. I would like to see funds allocated to the recovery of these places in order to make them real homes for art in which to organize courses, exhibitions, cultural events and film screenings for educational purposes, because I always think of art as a tool of change towards a better destiny.
Thank you
Emiliano Aiello