I believe that music is the mother of all arts. It's always been
faithful companion in my work, I always have my portraits
give birth […]
Sono sempre stata affascinata dalla fotografia e dal suo significato più classico, che per me è quello reportagistico; ho iniziato fotografando per strada, mi incuriosisce il mondo, il modo in cui le persone si muovono intorno a me ed il modo in cui io mi muovo intorno a loro. La fotografia è per me qualcosa che mi accade intorno, che riconosco e provo ad immortalare. Le mie immagini non sono costruite, io le osservo e loro mi trovano. Mi considero una fotografa in ascolto, un po’ come un reporter; leggo ed interpreto la realtà senza modificarla. ll mio è uno stile autoriale, molto intimo, naturale ed introspettivo. Non c'è esasperazione, ogni elemento è esattamente cosi com'è. le mie immagini raccontano e ti raccontano e mi raccontano. Il soggetto principale della mia ricerca artistica è la donna con le sue infinite sfumature. Come in un specchio, attraverso il corpo femminile ed i volti provo a mettermi a nudo, a scoprirmi e riscoprire me stessa. Le sessioni di scatto diventano viaggi introspettivi, emozionali, nei quali si creano connessioni, rapporti personali ed intimità condivise. Ognuno con la propria storia personale, ognuno con la propria verità. Io le intreccio con la mia, senza trucco e senza trucchi. La mia donna si muove nel mio mondo con estrema naturalezza , d’istinto ed io la “spio” , ascoltandone gli anfratti, i sotto pelle, provo a scovarne e narrarne la vulnerabilità, la sensualità, la delicatezza, la fragilità, l’emotività, la potenza, l’autenticità, la femminilità, la bellezza , che nient’altro è che l’accettazione di se, la consapevolezza di ciò che si è! Qualche anno fa ho provato a dare un nome a questo mio viaggio. “Tell me about myself” non é un progetto fotografico , è il mio occhio aperto sul mondo, è il mio cuore aperto sulla mia pelle, è il mio sentire!