SantaSeveso

Chi nel mio lavoro si ferma all’apparenza vedesse soltanto caramelle colorate, lecca lecca, pasticcini e gelati di plastica, occhi, cuori, elmi e basta, i suoi occhi devono imparare a vedere
meglio e  più a fondo. Più in là, diceva il poeta Eugenio Montale: più in là.
L’arte, da sempre, segna un’apparenza e una profondità connubio dall’ambiguità del segno artistico: chi si ferma all’epidermide di ciò che velocemente riconoscono i suoi occhi, si preclude una delle esperienze più telluriche che il creato abbia concesso all’umana vicenda: riflettere su se stessa e sul suo senso. Le mie opere sono una serissima potrei dire drammatica riflessione artistica sul senso della vita e della morte e su ciò che, nel mezzo, dà consistenza a queste due parole che abitano il nostro respiro, dal suo primo al suo ultimo. Utilizzo materiale plastico prevalentemente PMMA (polimetilmetacrilato) comunemente chiamato Plexiglass da recupero industriale in modo di omettere il riciclo che usufruisce sempre di scarto. La mia ricerca artistica è iniziata nel 1999. A febbraio 2023 è stata presentata alla Libreria Bocca a Milano la mia prima monografia edita Giorgio Mondadori a cura di Luca Nannipieri di cui il link mi sono permessa di elencarla nella presentazione dei video personale.