La forma e lo spazio
Se guardando un qualsiasi oggetto riuscissimo a sottrarne il colore (e le sensazioni di variazione di temperatura che da esso ne derivano), l’identificazione del materiale di cui e’ fatto (durezza, malleabilità’, plasmabilità’) ed il confronto mnemonico con altri oggetti conservati nel nostro bagaglio di esperienze, potremmo ammirare la pura forma; immaginando altresi’ (se fosse possibile fermare il tempo ed i movimenti ad esso correlati esistenti nella vita reale) di togliere l’oggetto, potremmo vedere lo spazio che la forma occupava.
Nella vita reale siamo distratti da oggetti simbolo che ci attraggono soprattutto per la loro esteticita’, per il colore o la brillantezza, distraendoci a favore del superfluo rapporto inverso tra apparenza e bisogno.
I lavori inseriti nella ricerca 'la forma e lo spazio', sono frutto di un'idea nata durante il rilievo tridimensionale di una statua, realizzato con una scansione Laser 3D.
Lo scanner laser 3D è un sistema capace di emettere un impulso elettromagnetico (laser) che accoppiato ad un sistema ottico, permette di rilevare la forma tridimensionale di un oggetto, senza un contatto diretto con la superficie dello stesso.II passaggio del raggio laser sulla superfìcie della statua, permette di memorizzare una miriade di punti. È durante l'analisi di questi punti che ho scoperto un "mondo tutto nuovo", racchiuso nello schermo di un calcolatore (pc). Scelgo i punti ed il loro susseguirsi: talvolta li stampo con una stampante laser, altre volte con una a getto d'inchiostro, secondo l'effetto che vorrò comunicare e su vari strati di carta incollati su se stessi, a comporre in maniera più decisa (anche con le trasparenze ottenute), quella 'terza dimensione' che comunque un foglio di carta già possiede. Con una penna ad inchiostro indelebile (permanent-pen, quella che si utilizzava un tempo per scrivere sui negativi fotografici), compongo altre 'nuvole di punti' ad arricchire, ad integrare, ad imitare, ciò che il sistema ottico ha rilevato.
Con la seconda 'fase' della ricerca, ho voluto abbandonare il supporto cartaceo su mdf e provare la tela, allo stesso modo e con la stessa tecnica mentale, ma con impostazione totalmente diversa. Come nella fotografia tradizionale l'immagine, un attimo dopo il momento dello 'scatto', nella mia mente, si trasforma in tanti piccoli 'frammenti di ricordo'. I frammenti sono rappresentati da 'pezzi' di tela incollati su se stessi, dove sono disegnate le 'nuvole di punti' ed il loro susseguirsi, a formare talvolta paesaggi irreali, volti od oggetti di non definità identità. In questo caso si perde la trasparenza tra i frammenti, ma si acquista la vera importante terza dimensione, evidenziata ancor più se sollecitata da una leggera luce radente.
È importante invitare 'lo spettatore', a toccare i lavori.
Da quì la ricerca è confluita nel progetto 'Arte da toccare', che apre la strada ai non vedenti, oltre ai vedenti.
Se guardando un qualsiasi oggetto riuscissimo a sottrarne il colore (e le sensazioni di variazione di temperatura che da esso ne derivano), l’identificazione del materiale di cui e’ fatto (durezza, malleabilità’, plasmabilità’) ed il confronto mnemonico con altri oggetti conservati nel nostro bagaglio di esperienze, potremmo ammirare la pura forma; immaginando altresi’ (se fosse possibile fermare il tempo ed i movimenti ad esso correlati esistenti nella vita reale) di togliere l’oggetto, potremmo vedere lo spazio che la forma occupava.
Nella vita reale siamo distratti da oggetti simbolo che ci attraggono soprattutto per la loro esteticita’, per il colore o la brillantezza, distraendoci a favore del superfluo rapporto inverso tra apparenza e bisogno.
I lavori inseriti nella ricerca 'la forma e lo spazio', sono frutto di un'idea nata durante il rilievo tridimensionale di una statua, realizzato con una scansione Laser 3D.
Lo scanner laser 3D è un sistema capace di emettere un impulso elettromagnetico (laser) che accoppiato ad un sistema ottico, permette di rilevare la forma tridimensionale di un oggetto, senza un contatto diretto con la superficie dello stesso.II passaggio del raggio laser sulla superfìcie della statua, permette di memorizzare una miriade di punti. È durante l'analisi di questi punti che ho scoperto un "mondo tutto nuovo", racchiuso nello schermo di un calcolatore (pc). Scelgo i punti ed il loro susseguirsi: talvolta li stampo con una stampante laser, altre volte con una a getto d'inchiostro, secondo l'effetto che vorrò comunicare e su vari strati di carta incollati su se stessi, a comporre in maniera più decisa (anche con le trasparenze ottenute), quella 'terza dimensione' che comunque un foglio di carta già possiede. Con una penna ad inchiostro indelebile (permanent-pen, quella che si utilizzava un tempo per scrivere sui negativi fotografici), compongo altre 'nuvole di punti' ad arricchire, ad integrare, ad imitare, ciò che il sistema ottico ha rilevato.
Con la seconda 'fase' della ricerca, ho voluto abbandonare il supporto cartaceo su mdf e provare la tela, allo stesso modo e con la stessa tecnica mentale, ma con impostazione totalmente diversa. Come nella fotografia tradizionale l'immagine, un attimo dopo il momento dello 'scatto', nella mia mente, si trasforma in tanti piccoli 'frammenti di ricordo'. I frammenti sono rappresentati da 'pezzi' di tela incollati su se stessi, dove sono disegnate le 'nuvole di punti' ed il loro susseguirsi, a formare talvolta paesaggi irreali, volti od oggetti di non definità identità. In questo caso si perde la trasparenza tra i frammenti, ma si acquista la vera importante terza dimensione, evidenziata ancor più se sollecitata da una leggera luce radente.
È importante invitare 'lo spettatore', a toccare i lavori.
Da quì la ricerca è confluita nel progetto 'Arte da toccare', che apre la strada ai non vedenti, oltre ai vedenti.