Flaminia Bonciani

Il grande viaggio della speranza dei conquistatori dell’America e poi degli immigrati che vi hanno trovato una nuova vita e’ anche una metafora di un grande viaggio spirituale che l’umanita’ ha compiuto negli ultimi due secoli. Il sogno americano e’ una metafora che rappresenta un profondo desiderio di felicita’ che ha caratterizzato l’era moderna e post-moderna. Ma l’avidita’ umana ha modificato quella che era una richiesta legittima in una pretesa da raggiungere a tutti i costi. A questo si e’ aggiunta una modifica delle strutture piu’ profonde della società che e’ unica nella storia e che sta di conseguenza modificando anche la nostra coscienza e la nostra personalita’. L’uomo post-moderno si trova davanti a una grande impasse tra il mondo esterno e la sua stessa psiche. Viviamo in una fase di passaggio che noi stessi ancora non conosciamo bene e che ancora non ha trovato la chiave per un assestamento armonioso nei rapporti tra l’individuo e la societa’, nelle relazioni interpersonali e tra le figure che regolano la nostra stessa psiche. Immersi inconsapevolmente in un torbido e buio nuovo medioevo, siamo controllati e osservati da forze invisibili che si fanno strada nel nostro dna attraverso la seduzione delle immagini e che ci vogliono felici e immortali. Ma una luce fioca comincia a farsi sentire nel nuovo rinascimento che ci aspetta ed e’ la luce di chi sta espandendo la propria coscienza, uscendo con coraggio dai confini ideologici che ci cadono dall’alto. La forza rivoluzionaria proviene anche dal potere curativo dell’arte e da una scelta decisa di spiriti creativi di nutrire l’anima e non gli oggetti. La figura dello sciamano moderno e’ incarnata oggi dall’artista, unico individuo in grado di scardinare gli argini della realta’ e puntare dritto alla zona incandescente modellandola in qualcosa di estremamente piacevole e positivo per i nostri occhi. E’ arrivato il momento di fermarsi, di avere e di dare tregua, e di sospendere giudizio e pensiero in questa corsa infernale al piacere post-capitalista.
E’ solo con umile abilita’ che tento di ricercare la chiave della liberta’ in una celebrazione pittorica della vita attraverso i colori. Immersa in uno stato d’animo che ricorda la libera vitalita’ degli hippies, la controcultura e i tramonti di Los Angeles, il mio obiettivo e’ trascinare lo spettatore nel mio mondo visivo, dove piacere estetico e desiderio si mescolano in un’ovattata atmosfera nostalgica, intrisa di neon e grigi. Ispirata dal caldo e generoso sole della California, lo scenario della mia opera richiama un certo entusiasmo per sogni e infinite possibilita’, in una societa’ ogni giorno piu’ distopica. Come un moderno sciamano, la mia intenzione e’ far arrivare al fruitore quella parte irrapresentabile e inarticolabile di realta’ spirituale che e’ stata rimossa dalle nostre vite.