Francesca Romana Pinzari nata a Perth, (Australia) Vive e lavora a Roma
Lavora con video, installazione, performance, scultura e pittura.
Ha un approccio alla creazione dell'opera di stampo performativo, il tempo, il rituale e l'identità fisica ed emozionale sono alla base della sua ricerca.
I suoi lavori sono intimi ritratti che raccontano concetti universalmente noti nei quali gli spettatori possono immedesimarsi.
Nelle sue installazioni fatte di crini di cavallo e di suoi stessi capelli intrecciati il rapporto con il corpo e l’organico diventa immediato. Utilizza spesso i capelli delle persone che decidono d fare parte dei suoi lavori in modo che l’opera d’arte sia un’estensione corporea del soggetto stesso rendendolo apparentemente immortale.
Nelle sue performance è spesso importante l'interazione diretta con il pubblico in particolare con i sentimenti, le aspettative e e le storie personali di ogni singolo partecipante
Dal 2013 utilizza sia in performance che in scultura elementi vegetali spinosi dal connotato simbolico ai quali in seguito ha aggiunto delle cristallizazioni che produce lei stessa nel suo laboratorio.
Rami spinosi e cristalli opalescenti si fondono per dare forma a installazioni scultoree che mostrandosi agli occhi dello spettatore, come preziosi ex voto o foreste di corde pietrificate celano misteriosi rituali alchemici, donando alle spine di piante infestanti e ad oggetti di uso comune una preziosita’ mistica.
Lavora con video, installazione, performance, scultura e pittura.
Ha un approccio alla creazione dell'opera di stampo performativo, il tempo, il rituale e l'identità fisica ed emozionale sono alla base della sua ricerca.
I suoi lavori sono intimi ritratti che raccontano concetti universalmente noti nei quali gli spettatori possono immedesimarsi.
Nelle sue installazioni fatte di crini di cavallo e di suoi stessi capelli intrecciati il rapporto con il corpo e l’organico diventa immediato. Utilizza spesso i capelli delle persone che decidono d fare parte dei suoi lavori in modo che l’opera d’arte sia un’estensione corporea del soggetto stesso rendendolo apparentemente immortale.
Nelle sue performance è spesso importante l'interazione diretta con il pubblico in particolare con i sentimenti, le aspettative e e le storie personali di ogni singolo partecipante
Dal 2013 utilizza sia in performance che in scultura elementi vegetali spinosi dal connotato simbolico ai quali in seguito ha aggiunto delle cristallizazioni che produce lei stessa nel suo laboratorio.
Rami spinosi e cristalli opalescenti si fondono per dare forma a installazioni scultoree che mostrandosi agli occhi dello spettatore, come preziosi ex voto o foreste di corde pietrificate celano misteriosi rituali alchemici, donando alle spine di piante infestanti e ad oggetti di uso comune una preziosita’ mistica.