Sono nato a Messina nell’autunno del 1961, città in cui ho conseguito la Maturità d’Arte Applicata, col massimo dei voti.
Nel 1983 mi sono trasferito a Bologna, dove ho frequentato l’Accademia di Belle Arti.
Nel 1996 ho esordito pubblicamente con le mie opere a Reggio Emilia, su invito di Stefano Gualdi, partecipando alla mia prima collettiva “Restate all’erta. Luoghi d’arte sulla Via Emilia”.
Con le successive esposizioni collettive e personali, si sono occupati del mio lavoro diversi critici d’arte e curatori della scena italiana, tra i quali, Luca Beatrice - curatore del Padiglione Italia alla 53° Biennale d’Arte di Venezia, 2009.
Nel mio percorso ho sempre evitato la scelta di un unico mezzo espressivo e quando utilizzo una tecnica tendo a negarne la concezione tradizionale, attuando una fattualità non dogmatica.
Il mio lavoro, focalizzato sul binomio analogico-digitale, si articola attraverso l’utilizzo di diversi media - dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla grafica digitale - in una continua esplorazione delle possibilità espressive delle più svariate categorie.
Gabriele Perretta, archeologo della contemporaneità e ideatore della teoria artistica del Medialismo, ha dedicato al mio lavoro un testo monografico incluso nel volume “I mestieri di érgon. Fabric’art: visioni, oggetti, storie della medialità”.
Multidisciplinarietà e fluidità creativa, mi hanno condotto a consolidare la mia identità professionale anche nell’ambito della Direzione Artistica e attraverso il confronto con molteplici realtà al di fuori dei confini nazionali - dalla Francia al Canada, dagli Stati Uniti d’America al Giappone - ho sedimentato sulla mia retina un crogiolo di universi visivi appartenenti a diverse tradizioni culturali.
La mia ricerca artistica è fortemente influenzata dai testi sugli studi che mostrano le connessioni tra la meccanica quantistica, la programmazione inconscia, la Mente Universale e, più in generale, dalle ricerche finalizzate all’esplorazione dei poteri creativi latenti dell’essere umano.
Le mie opere - presentate in gallerie, fiere nazionali, pubbliche istituzioni e divulgate attraverso riviste di settore cartacee e online - sono state acquisite in diverse collezioni private.
Attualmente sono rappresentato dalla galleria La Giarina Arte Contemporanea di Verona.
Nel 1983 mi sono trasferito a Bologna, dove ho frequentato l’Accademia di Belle Arti.
Nel 1996 ho esordito pubblicamente con le mie opere a Reggio Emilia, su invito di Stefano Gualdi, partecipando alla mia prima collettiva “Restate all’erta. Luoghi d’arte sulla Via Emilia”.
Con le successive esposizioni collettive e personali, si sono occupati del mio lavoro diversi critici d’arte e curatori della scena italiana, tra i quali, Luca Beatrice - curatore del Padiglione Italia alla 53° Biennale d’Arte di Venezia, 2009.
Nel mio percorso ho sempre evitato la scelta di un unico mezzo espressivo e quando utilizzo una tecnica tendo a negarne la concezione tradizionale, attuando una fattualità non dogmatica.
Il mio lavoro, focalizzato sul binomio analogico-digitale, si articola attraverso l’utilizzo di diversi media - dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla grafica digitale - in una continua esplorazione delle possibilità espressive delle più svariate categorie.
Gabriele Perretta, archeologo della contemporaneità e ideatore della teoria artistica del Medialismo, ha dedicato al mio lavoro un testo monografico incluso nel volume “I mestieri di érgon. Fabric’art: visioni, oggetti, storie della medialità”.
Multidisciplinarietà e fluidità creativa, mi hanno condotto a consolidare la mia identità professionale anche nell’ambito della Direzione Artistica e attraverso il confronto con molteplici realtà al di fuori dei confini nazionali - dalla Francia al Canada, dagli Stati Uniti d’America al Giappone - ho sedimentato sulla mia retina un crogiolo di universi visivi appartenenti a diverse tradizioni culturali.
La mia ricerca artistica è fortemente influenzata dai testi sugli studi che mostrano le connessioni tra la meccanica quantistica, la programmazione inconscia, la Mente Universale e, più in generale, dalle ricerche finalizzate all’esplorazione dei poteri creativi latenti dell’essere umano.
Le mie opere - presentate in gallerie, fiere nazionali, pubbliche istituzioni e divulgate attraverso riviste di settore cartacee e online - sono state acquisite in diverse collezioni private.
Attualmente sono rappresentato dalla galleria La Giarina Arte Contemporanea di Verona.