Francesco Ideale Vullo nasce a Palermo il 20 Aprile del 1994.
Dopo aver conseguito il diploma in studi classici, nel 2016 si laurea in illustrazione e animazione all’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano. Dopo diversi anni di lavoro nel settore dell’illustrazione, comincia a interessarsi alle arti visive, con particolare attenzione alla scultura e all’installazione.
La ricerca dei materiali gioca un ruolo primario nel lavoro di Vullo, incontrando la pratica scultorea cui si dedica, e distinguendosi per una multiforme varietà formale e tecnica. La riconfigurazione e il riutilizzo di oggetti e strumenti, con il fine di stravolgerne il senso funzionale, è al centro della sua metodologia di lavoro: l’obiettivo è mettere in luce alcuni aspetti della contemporaneità mediante le storie contenute negli oggetti stessi.
Affascinato dal potere simbolico che gli oggetti possono assumere e dai molteplici significati che essi possono veicolare in base al contesto o alla persona che li possiede, la ricerca dell’artista, attenta al simbolismo e all’iconografia, indaga la loro capacità di rievocare sentimenti e scenari affettivi e di collezionare e trasmettere memorie.
Le tematiche più ricorrenti riguardano la società moderna, la sfera emotiva dell’essere umano e le sue relazioni con l’ambiente circostante. Il rapporto con la propria terra d’origine, la Sicilia, diventa argomento di riflessione, mettendo in luce un legame viscerale, tanto forte quanto complesso. Vullo ha vissuto per quasi 20 anni tra l’entroterra e la costa orientale dell’isola: la forte connessione con il mondo naturale, lo scenario storico e le sue molteplici influenze culturali sono diventate fonte di ispirazione contribuendo significativamente a distinguere e consapevolizzare la sua poetica.
Dopo aver conseguito il diploma in studi classici, nel 2016 si laurea in illustrazione e animazione all’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano. Dopo diversi anni di lavoro nel settore dell’illustrazione, comincia a interessarsi alle arti visive, con particolare attenzione alla scultura e all’installazione.
La ricerca dei materiali gioca un ruolo primario nel lavoro di Vullo, incontrando la pratica scultorea cui si dedica, e distinguendosi per una multiforme varietà formale e tecnica. La riconfigurazione e il riutilizzo di oggetti e strumenti, con il fine di stravolgerne il senso funzionale, è al centro della sua metodologia di lavoro: l’obiettivo è mettere in luce alcuni aspetti della contemporaneità mediante le storie contenute negli oggetti stessi.
Affascinato dal potere simbolico che gli oggetti possono assumere e dai molteplici significati che essi possono veicolare in base al contesto o alla persona che li possiede, la ricerca dell’artista, attenta al simbolismo e all’iconografia, indaga la loro capacità di rievocare sentimenti e scenari affettivi e di collezionare e trasmettere memorie.
Le tematiche più ricorrenti riguardano la società moderna, la sfera emotiva dell’essere umano e le sue relazioni con l’ambiente circostante. Il rapporto con la propria terra d’origine, la Sicilia, diventa argomento di riflessione, mettendo in luce un legame viscerale, tanto forte quanto complesso. Vullo ha vissuto per quasi 20 anni tra l’entroterra e la costa orientale dell’isola: la forte connessione con il mondo naturale, lo scenario storico e le sue molteplici influenze culturali sono diventate fonte di ispirazione contribuendo significativamente a distinguere e consapevolizzare la sua poetica.