Gianni Nerobutto vive fra Borgo Valsugana in provincia di Trento e Roma.
Nel 1995 consegue il diploma di Maestro d’Arte presso l’Istituto Statale A. Vittoria di Trento.
Dal 2000 inizia la sua ricerca artistica utilizzando varie tecniche pittoriche che lo hanno portato ad esporre in diversi ambienti pubblici e privati.
Il lavoro di Gianni Nerobutto si fonda sull’analisi interiore della persona, la solitudine dell'uomo, sull'alienazione dell'individuo; mediante una tecnica pittorica materica e l’impiego di materiali poveri (juta, sabbia, stoffe, carta di giornale…), in contrasto con materiali industriali e di scarto (silicone, nylon, polistirolo, colle…).
Dal 2004 si dedica allo studio dei materiali storici, dalle malte Fenicio-Romane alle malte ottocentesche, partecipa alla costituzione del Centro di Ricerca e Formulazione Calchèra San Giorgio, del quale è direttore tecnico, per la formulazione di materiali destinati al restauro dei beni di interesse storico monumentale e al settore dell’edilizia sostenibile, operando principalmente sul territorio nazionale ed europeo.
Oggi è impegnato nello studio di materiali eco-bio sostenibili ottenuti da materie riciclate nel contesto del progetto definito “Circular Economy”.
Questi studi lo hanno portato all’utilizzo, anche in ambito artistico, di materiali tra i quali scarti della lavorazione della canapa (canapulo), lolla di riso, sabbia e calce derivata dai gusci d’uova, carta e vetro riciclato.
Nel 1995 consegue il diploma di Maestro d’Arte presso l’Istituto Statale A. Vittoria di Trento.
Dal 2000 inizia la sua ricerca artistica utilizzando varie tecniche pittoriche che lo hanno portato ad esporre in diversi ambienti pubblici e privati.
Il lavoro di Gianni Nerobutto si fonda sull’analisi interiore della persona, la solitudine dell'uomo, sull'alienazione dell'individuo; mediante una tecnica pittorica materica e l’impiego di materiali poveri (juta, sabbia, stoffe, carta di giornale…), in contrasto con materiali industriali e di scarto (silicone, nylon, polistirolo, colle…).
Dal 2004 si dedica allo studio dei materiali storici, dalle malte Fenicio-Romane alle malte ottocentesche, partecipa alla costituzione del Centro di Ricerca e Formulazione Calchèra San Giorgio, del quale è direttore tecnico, per la formulazione di materiali destinati al restauro dei beni di interesse storico monumentale e al settore dell’edilizia sostenibile, operando principalmente sul territorio nazionale ed europeo.
Oggi è impegnato nello studio di materiali eco-bio sostenibili ottenuti da materie riciclate nel contesto del progetto definito “Circular Economy”.
Questi studi lo hanno portato all’utilizzo, anche in ambito artistico, di materiali tra i quali scarti della lavorazione della canapa (canapulo), lolla di riso, sabbia e calce derivata dai gusci d’uova, carta e vetro riciclato.