Giorgio Centovalli, arricchisce il proprio ambito di ricerca concentrandosi nell'elaborazione di trascrizioni visive di teorie scientifiche, con particolare riguardo alle dinamiche della meccanica quantistica e della termodinamica, già avviate sottoforma di installazione scultorea. Nel suo lavoro interviene un cambio di statuto degli elementi impiegati, il messaggio iniziale si conserva pur frammentandosi il supporto iniziale, che nella fattispecie è dato da una serie di vecchi quotidiani che Centovalli assembla in un collage ordinato e contornato da lana di pecora. In questo modo l'artista reinterpreta liberamente il Teorema di Claude Shanon, che 1948 associava alle dinamiche che regolamentano l'entropia, i processi di trasferimento di informazioni contenuti in una fonte di codici. In Centovalli però la teoria dell'informazione si fa teoria della comunicazione, come Umberto Eco ipotizzava già nel 1966 infatti, quando dal dispositivo l'informazione di un codice ordinato, passa a un recettore che non è un macchina, ma l'uomo, il messaggio è soggetto a nuove interpretazioni e tende nuovamente all'entropia e necessita quindi di un nuovo filtro. É questo il processo che risiede di fatto nell'opera d'arte come dispositivo che ha come referente l'uomo ed è quindi soggetta a letture soggettive e molteplici. Inoltre l'autore interviene mettendo in crisi il codice naturale degli oggetti aggiungendo nuovi significati. Centovalli si inserisce su questo processo riflettendo su di un dispositivo di informazione come il quotidiano storico, individuato come fonte di calore dato dalla tattilità del foglio stesso, ma anche dal calore umano generato dallo scambio di idee che attraverso la lettura condivisa del giornale, che avveniva come comportamento diffuso almeno fino al secolo scorso. Questo calore si interrompe con i dispositivi informatici contemporanei, filtri freddi e distaccati, in cui il contatto avviene solo attraverso uno strumento di mediazione, lo schermo, che attenua emozioni e umanità. La lana interviene dunque come elemento naturale di protezione di quel tiepido calore umano emanato dal dispositivo analogico come il giornale che sopravvive in frammenti nella cultura contemporanea e che il visitatore è invitato a toccare come estremo tentativo di fissare in un punto di equilibrio il caos entropico odierno, invitando l'osservatore a recuperare il contatto con le cose e le persone in nuove relazioni conferendo nuovo calore nella gelida stagione che l'umanità sta vivendo.
Giorgio Centovalli è nato a Città di Castello il 2 marzo 1976 dove Vive e lavora ..
Ha partecipato a numerose esposizioni in Italia ed all’estero tra cui: Finlandia, Austria, Germania , Svizzera.
Collabora con la Galleria “ Bertrand Kass “ di Innsbruck per diversi Anni , viene selezionato per esporre alle fiere Austriache di Salisburgo , ArtInnsbruck e Art Bodensee per diverse edizioni .
Numerose le esposizioni che lo vedono presente sia con personali che collettive con la Galleria , Lussemburgo , Germania, Milano.
Viene invitato ad Esporre con due personali in Finlandia,” Galleria Tila” , Helsinki, e “Galleria Apponen”, Mantsala.
per Expo espone ad “ United factories “ curata da Paolo Feroce a Busto Garolfo in collaborazione con “ Osservatorio Artistico “, è presente alla collettiva “ Art Becoming “ alla galleria “ArtHouse” di Bagno Vignoni curata da Mario Pissacroia.
Ha Collaborato con inserzioni dei suoi lavori con il magazine di Filosofia “ Diogene “ dove realizza l’opera “ Mito di Zeus ed Europa “ presentato a Bologna per l’omonimo Evento del Magazine.
Nel 2006 finalista al premio “SETAL “ Svizzera .
Nel 2014 si aggiudica il primo premio del concorso internazionale “ Chimera Arte Arezzo”.
Nel 2018 espone alla Biennale “ KERAMIKOS “ curata da Lorenzo Fiorucci .
Nel 2019 espone alla colletiva “ CODEX” curata dallo Storico e Critico dell'arte Lorenzo Fiorucci .
Giorgio Centovalli è nato a Città di Castello il 2 marzo 1976 dove Vive e lavora ..
Ha partecipato a numerose esposizioni in Italia ed all’estero tra cui: Finlandia, Austria, Germania , Svizzera.
Collabora con la Galleria “ Bertrand Kass “ di Innsbruck per diversi Anni , viene selezionato per esporre alle fiere Austriache di Salisburgo , ArtInnsbruck e Art Bodensee per diverse edizioni .
Numerose le esposizioni che lo vedono presente sia con personali che collettive con la Galleria , Lussemburgo , Germania, Milano.
Viene invitato ad Esporre con due personali in Finlandia,” Galleria Tila” , Helsinki, e “Galleria Apponen”, Mantsala.
per Expo espone ad “ United factories “ curata da Paolo Feroce a Busto Garolfo in collaborazione con “ Osservatorio Artistico “, è presente alla collettiva “ Art Becoming “ alla galleria “ArtHouse” di Bagno Vignoni curata da Mario Pissacroia.
Ha Collaborato con inserzioni dei suoi lavori con il magazine di Filosofia “ Diogene “ dove realizza l’opera “ Mito di Zeus ed Europa “ presentato a Bologna per l’omonimo Evento del Magazine.
Nel 2006 finalista al premio “SETAL “ Svizzera .
Nel 2014 si aggiudica il primo premio del concorso internazionale “ Chimera Arte Arezzo”.
Nel 2018 espone alla Biennale “ KERAMIKOS “ curata da Lorenzo Fiorucci .
Nel 2019 espone alla colletiva “ CODEX” curata dallo Storico e Critico dell'arte Lorenzo Fiorucci .