“ Progetto di ricerca”
La mia pittura si rivolge soprattutto alla “rappresentazione”e alla “ interpretazione pittorica” delle suggestioni e delle visioni che le più attuali elaborazioni della fisica quantistica e della ricerca contemporanea suggeriscono o, per meglio dire, impongono alla sensibilità del pittore. Superata la raffigurazione e la reinterpretazione del “reale”, oltrepassate le dense nebbie delle infinite “allusioni / illusioni / elusioni “ del rapporto materia-psiche, rimbalzando tra i cocci e i detriti dell’etica e dell’estetica , ci ritroviamo disperatamente aggrappati alle nuove inaspettate istanze che la scienza contemporanea è oggi in grado di proporci.
Siamo in un territorio inesplorato e ambiguo , denso di elementi ma avaro di sicurezze , dove l’indeterminatezza e l’instabilità pretendono di costituirsi in certezze mentre la realtà si riduce ad un turbinìo incessante di particelle e di percorsi indefiniti e apparentemente incongrui. Purtuttavia è proprio in questo territorio , è proprio in questo “mondo” in cui , come dice Guido Tonelli nel “ La nascita imperfetta delle cose “, “riecheggiano soltanto le intuizioni dei poeti e le voci dei folli ; gli unici esseri umani che, come gli scienziati, non hanno paura di perlustrare luoghi sconosciuti …… perché sono coraggiosi, amano il rischio, non temono di portare la mente vicino a quel confine che è necessario esplorare per capire davvero qualcosa di noi e del mondo che ci circonda “,
è proprio in questo “mondo” che riemergono, impreviste e preziose, deboli tracce di un percorso incerto ma possibile verso cui può , o piuttosto deve , spingersi anche la elaborazione simbolica dell’arte e della pittura in particolare.
L’unica validità speculativa, e quindi figurativa e pittorica, viene qui a comparire quasi racchiusa nei misteri dell’infinitamente piccolo , nelle sue enigmatiche e ancora indecifrate manifestazioni, nelle sue insondate , ambigue e molteplici rivelazioni, nei suoi percorsi sfuggenti e a volte indistinti.
Un compito assai arduo riservo dunque alla pittura in questo difficoltoso tentativo di svelare “l’inespresso”, attraverso l’intuizione e la comunicazione artistica, complessa e diversificata , chiamando a raccolta , in questo tentativo , tutte le possibili capacità di comprensione , di intuizione ,di elaborazione, di raffigurazione, di espressione e di sintesi di cui riusciamo a disporre .
Dunque non si tratta semplicemente di una ricerca sul futuribile o di uno sguardo fantascientifico sull’imprevedibile, ma al contrario del tentativo di richiamarsi e di riallacciarsi al livello più vero e profondo della nostra realtà , trascendendo i limiti della sperimentata e superficiale percezione del reale che costantemente ci condiziona.
All’interno di questa ricerca e di questo percorso estetico e pittorico , mi sembra del tutto imprescindibile affidarsi al tessuto delle linee , uniche entità capaci di decodificare strutture e rapporti , e alla potente e sempre viva emozione dei colori, momento ultimo dell’elemento energetico ed estremo baluardo di una “umanità “ incancellabile.
Giuliano Introini
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