Nasce a Trento nel 1997. Durante le superiori conosce la fotografia, mezzo che diventa soggetto dei suoi studi universitari presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia. A seguito del diploma mantiene viva tutta la sua passione e sperimenta nuove tecniche fino a raggiungere un approccio multidisciplinare. Tornato in Trentino apre il suo studio immerso nel verde montano, dove tutt’ora vive e lavora. Da tempo è impegnato in una ricerca artistica sulla natura, indagando le sue qualità metafisiche e spirituali interrogandosi su come l’uomo si rapporta con essa.
"Esiste una dimensione arcaica e primitiva, luogo di connessioni profonde con gli elementi naturali, alla quale l’essere umano appare oggi estraneo. Ritrovando e abitando questo spazio mentale, diamo possibilità ad una nuova coscienza di insorgere, per instaurare una consapevole convivenza con la natura. È infatti sul confine tra il rituale e la meditazione, attraverso pratiche performative profondamente spirituali (che a volte assumono sembianze di vere e proprie penitenze), che metto in luce i problemi legati alla crisi climatica e alla condizione contemporanea del rapporto uomo-natura. "
“Odio la fotografia, lo strumento tecnico d’eccellenza, un mezzo obbligato a sottostare ai limiti dell’uomo, ideato per copiarne i difetti, le illusioni e i sensi. Le fotografie nascono dall’incontro tra luce e materia, elementi che uniti raccontano il continuo divenire del mondo… pure a questo si oppone la fotografia! Dov’è allora la verità? Che l’arte sappia raggiungerla e che ne sia testimone! Per fare ciò deve scendere oltre luce e materia, nel nero più profondo, dove l’essere umano cessa di orientarsi, oltre la forma… Quando il finito si arrenderà all’infinito, allora saremo accolti, cullati, sepolti e rinati. È la natura a contenere i segreti, gli insegnamenti, le più profonde oscurità… L’eterno! Non è il pensiero finito a poterlo raggiungere, bensì la mente, con le sue infinite possibilità: che le astrazioni, i simbolismi e il nero possano stimolarla. Che l’arte sia meditazione, conoscenza e verità. Che lo spirito si infiltri nei nostri cuori e che la natura accolga le nostre anime!"
"Esiste una dimensione arcaica e primitiva, luogo di connessioni profonde con gli elementi naturali, alla quale l’essere umano appare oggi estraneo. Ritrovando e abitando questo spazio mentale, diamo possibilità ad una nuova coscienza di insorgere, per instaurare una consapevole convivenza con la natura. È infatti sul confine tra il rituale e la meditazione, attraverso pratiche performative profondamente spirituali (che a volte assumono sembianze di vere e proprie penitenze), che metto in luce i problemi legati alla crisi climatica e alla condizione contemporanea del rapporto uomo-natura. "
“Odio la fotografia, lo strumento tecnico d’eccellenza, un mezzo obbligato a sottostare ai limiti dell’uomo, ideato per copiarne i difetti, le illusioni e i sensi. Le fotografie nascono dall’incontro tra luce e materia, elementi che uniti raccontano il continuo divenire del mondo… pure a questo si oppone la fotografia! Dov’è allora la verità? Che l’arte sappia raggiungerla e che ne sia testimone! Per fare ciò deve scendere oltre luce e materia, nel nero più profondo, dove l’essere umano cessa di orientarsi, oltre la forma… Quando il finito si arrenderà all’infinito, allora saremo accolti, cullati, sepolti e rinati. È la natura a contenere i segreti, gli insegnamenti, le più profonde oscurità… L’eterno! Non è il pensiero finito a poterlo raggiungere, bensì la mente, con le sue infinite possibilità: che le astrazioni, i simbolismi e il nero possano stimolarla. Che l’arte sia meditazione, conoscenza e verità. Che lo spirito si infiltri nei nostri cuori e che la natura accolga le nostre anime!"