Giulio Orioli, nasce a Nova Siri. Conseguito il diploma di maturità, si trasferisce a Milano, dove si iscrive alla facoltà di Filosofia dell’Università Statale, che successivamente tralascia per dedicarsi alla ricerca artistica.
Studia i classici, ma è dedito ad esplorare il proprio tempo, segnato dal postmodernismo e dal confronto con il mondo globalizzato e consumistico della civiltà della tecnica. Da qui la necessità d'indagare con sguardo diverso e come emergenza estetica, i paradigmi fondamentali come i concetti di tempo, di spazio, di bellezza e di materia, sconvolti dal cambio di passo della cultura del XX secolo.
Il suo esordio nel panorama artistico italiano risale agli anni ottanta; vive i fermenti culturali di quegli anni nel'ambiente milanese, dove entra in contatto con associazioni e gruppi artistici. Negli anni ottanta gli viene assegnato il primo premio per la scultura, al Concorso Internazionale “Città di Alassio” ed il premio speciale della giuria al Concorso dell’Accademia Ambrosiana D’arte di Milano. Partecipa alla rassegna “Visualità nell’Arte” allestita al Palazzo dell’Arengario di Milano e lo stesso anno espone al Museo della Scienza e della Tecnica “ Leonardo da Vinci”. E’ finalista al “Premio Arte Giorgio Mondadori” nel 1990.
Nel 1998 viene invitato alla biennale di Antibes “Sculptures suos le soleil d’Antibes” in Francia; e nel 1999 è presente alla Rassegna-Evento “ L’eclettismo del terzo millennio” alla Quinta das Cruzadas di Sintra. Lisbona.
A Nova Siri Marina inaugura, nel 2003, la scultura monumentale ed ambientale dedicata al poeta Pier Paolo Pasolini.
Nel 2004 partecipa alla rassegna ” La Magna Grecia e le manifestazioni del Sacro.” al Museo del Castello di Lerici, mostra collaterale al progetto scientifico “ Il vino di Dioniso”, archeologia del vino in Basilicata e Liguria curato da Antonio De Siena.
Viene inserito in progetti editoriali ed espositivi come: “Percorsi nella scultura, suggestioni, ricerche e spunti dal contemporaneo” a cura di Federico Poletti, con testi di Damiano Gullì e Floriano De Santi.
Fa parte del progetto artistico internazionale "Seven", sui sette peccati capitali, patrocinato dal Parlamento Europeo e curato da Roberto Ronca. Partecipa alle edizioni internazionali di Human Rights allestite prevalentemente alla Fondazione Campana Opera di Rovereto, organizzate dalla associazione Spaziotempoarte e curate da Roberto Ronca.
Nel 2014 fa parte a “Le grandi mostre nei Sassi”. Scultura Lucana Contemporanea organizzata dal Circolo La Scaletta di Matera. Catalogo a cura di Beatrice Buscaroli.
In occasione delle celebrazioni di Matera 2019 Capitale della Cultura Europea, viene invitato alla rassegna d'arte "Contemporanea". Catalogo a cura di Anna R G Rivelli.
Lo stesso anno, col patrocinio di Matera 2019, nelle prigioni del Castello Sforzesco di Vigevano, in collaborazione con Gabriella Maldifassi, allestisce la mostra "Jailbreak....resteremo umani?" presentata da Caterina Orioli.
Studia i classici, ma è dedito ad esplorare il proprio tempo, segnato dal postmodernismo e dal confronto con il mondo globalizzato e consumistico della civiltà della tecnica. Da qui la necessità d'indagare con sguardo diverso e come emergenza estetica, i paradigmi fondamentali come i concetti di tempo, di spazio, di bellezza e di materia, sconvolti dal cambio di passo della cultura del XX secolo.
Il suo esordio nel panorama artistico italiano risale agli anni ottanta; vive i fermenti culturali di quegli anni nel'ambiente milanese, dove entra in contatto con associazioni e gruppi artistici. Negli anni ottanta gli viene assegnato il primo premio per la scultura, al Concorso Internazionale “Città di Alassio” ed il premio speciale della giuria al Concorso dell’Accademia Ambrosiana D’arte di Milano. Partecipa alla rassegna “Visualità nell’Arte” allestita al Palazzo dell’Arengario di Milano e lo stesso anno espone al Museo della Scienza e della Tecnica “ Leonardo da Vinci”. E’ finalista al “Premio Arte Giorgio Mondadori” nel 1990.
Nel 1998 viene invitato alla biennale di Antibes “Sculptures suos le soleil d’Antibes” in Francia; e nel 1999 è presente alla Rassegna-Evento “ L’eclettismo del terzo millennio” alla Quinta das Cruzadas di Sintra. Lisbona.
A Nova Siri Marina inaugura, nel 2003, la scultura monumentale ed ambientale dedicata al poeta Pier Paolo Pasolini.
Nel 2004 partecipa alla rassegna ” La Magna Grecia e le manifestazioni del Sacro.” al Museo del Castello di Lerici, mostra collaterale al progetto scientifico “ Il vino di Dioniso”, archeologia del vino in Basilicata e Liguria curato da Antonio De Siena.
Viene inserito in progetti editoriali ed espositivi come: “Percorsi nella scultura, suggestioni, ricerche e spunti dal contemporaneo” a cura di Federico Poletti, con testi di Damiano Gullì e Floriano De Santi.
Fa parte del progetto artistico internazionale "Seven", sui sette peccati capitali, patrocinato dal Parlamento Europeo e curato da Roberto Ronca. Partecipa alle edizioni internazionali di Human Rights allestite prevalentemente alla Fondazione Campana Opera di Rovereto, organizzate dalla associazione Spaziotempoarte e curate da Roberto Ronca.
Nel 2014 fa parte a “Le grandi mostre nei Sassi”. Scultura Lucana Contemporanea organizzata dal Circolo La Scaletta di Matera. Catalogo a cura di Beatrice Buscaroli.
In occasione delle celebrazioni di Matera 2019 Capitale della Cultura Europea, viene invitato alla rassegna d'arte "Contemporanea". Catalogo a cura di Anna R G Rivelli.
Lo stesso anno, col patrocinio di Matera 2019, nelle prigioni del Castello Sforzesco di Vigevano, in collaborazione con Gabriella Maldifassi, allestisce la mostra "Jailbreak....resteremo umani?" presentata da Caterina Orioli.