Giulio Marchetti (1982) ha esordito in volume con Il sogno della vita (Novi Ligure, 2008), finalista al “Premio Carver” e segnalato al Premio “Laurentum”.
Nel 2010 ha pubblicato Energia del vuoto (puntoacapo), seguita nel 2012 da La notte oscura (ibidem). Con Cieli immensi, tratta da quella raccolta, ha vinto il Premio “Laurentum” 2011, sezione sms.
La notte oscura ha ottenuto il III posto al Premio Nazionale di Arti Letterarie “Città di Torino” e al Premio “Tulliola” ed è stato finalista al Premio “Città di Sassari”.
Nel 2014 ha riunito le precedenti pubblicazioni e la sezione inedita Disastri nella raccolta Apologia del sublime (puntoacapo), segnalata al Premio “Città di Sassari”.
Nel 2015 ha pubblicato Ghiaccio nero (Ladolfi), premiato con menzione speciale di merito al Premio Di Liegro.
Nel 2020 ha pubblicato Specchi ciechi, I posto al Premio “Città di Sassari” ed al Premio "Nabokov", III posto al Premio “Tra Secchia e Panaro” ed al Premio "L'arte in Versi", segnalato ai premi “Di Liegro”, “Lorenzo Montano” e Arti Letterarie “Città di Torino”.
Ha fondato il “Gruppo Mira”, selezionato per la mostra “Paesaggi inimmaginabili. Cartoline dal nostro pianeta” promossa da BienNolo e ArtCityLab.
Ha pubblicato su la Repubblica la sua dibattutissima opera Dramazon. Ha collaborato inoltre con Achille Lauro, dedicandogli un'opera che intende "rivisitare la classicità, come aggiornamento dei canoni, per rappresentare una nuova estetica. Quella dei nuovi miti”.
Nel 2010 ha pubblicato Energia del vuoto (puntoacapo), seguita nel 2012 da La notte oscura (ibidem). Con Cieli immensi, tratta da quella raccolta, ha vinto il Premio “Laurentum” 2011, sezione sms.
La notte oscura ha ottenuto il III posto al Premio Nazionale di Arti Letterarie “Città di Torino” e al Premio “Tulliola” ed è stato finalista al Premio “Città di Sassari”.
Nel 2014 ha riunito le precedenti pubblicazioni e la sezione inedita Disastri nella raccolta Apologia del sublime (puntoacapo), segnalata al Premio “Città di Sassari”.
Nel 2015 ha pubblicato Ghiaccio nero (Ladolfi), premiato con menzione speciale di merito al Premio Di Liegro.
Nel 2020 ha pubblicato Specchi ciechi, I posto al Premio “Città di Sassari” ed al Premio "Nabokov", III posto al Premio “Tra Secchia e Panaro” ed al Premio "L'arte in Versi", segnalato ai premi “Di Liegro”, “Lorenzo Montano” e Arti Letterarie “Città di Torino”.
Ha fondato il “Gruppo Mira”, selezionato per la mostra “Paesaggi inimmaginabili. Cartoline dal nostro pianeta” promossa da BienNolo e ArtCityLab.
Ha pubblicato su la Repubblica la sua dibattutissima opera Dramazon. Ha collaborato inoltre con Achille Lauro, dedicandogli un'opera che intende "rivisitare la classicità, come aggiornamento dei canoni, per rappresentare una nuova estetica. Quella dei nuovi miti”.