Grazia Amendola (1984) si diploma nel 2010 in Decorazione e Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma e nel 2012 si trasferisce a Torino dove vive e lavora attualmente.
Nei suoi progetti artistici sviluppa processi che rispettano il contesto in cui opera. Il contesto, inteso come spazio fisico, architettonico, storico. Tiene conto della storia del luogo, delle persone che lo abitano o che lo hanno abitato. La sua ricerca si attiva spesso attraverso un processo antropologico, dove lo spazio, il luogo, la sua storia, le persone, assumono un ruolo fondamentale e determinano lo sviluppo dell'opera.
Dal 2016 porta avanti “LEFTOVERS”, un progetto che si occupa di spreco alimentare mettendo in discussione la sovrapproduzione di cibo. Il progetto si sviluppa attraverso una ricerca sul campo nei vari mercati ortofrutticoli delle principali città europee, intervistando, di volta in volta, i vari addetti ai lavori della filiera alimentare.
Nei suoi progetti artistici sviluppa processi che rispettano il contesto in cui opera. Il contesto, inteso come spazio fisico, architettonico, storico. Tiene conto della storia del luogo, delle persone che lo abitano o che lo hanno abitato. La sua ricerca si attiva spesso attraverso un processo antropologico, dove lo spazio, il luogo, la sua storia, le persone, assumono un ruolo fondamentale e determinano lo sviluppo dell'opera.
Dal 2016 porta avanti “LEFTOVERS”, un progetto che si occupa di spreco alimentare mettendo in discussione la sovrapproduzione di cibo. Il progetto si sviluppa attraverso una ricerca sul campo nei vari mercati ortofrutticoli delle principali città europee, intervistando, di volta in volta, i vari addetti ai lavori della filiera alimentare.