Giorgia Grassi è nata e cresciuta a Roma, ha 23 anni e studia al DAMS di Roma Tre.
Si è avvicinata al mondo della pittura due anni fa, iniziando con una vecchia tela trovata in casa e dei colori risalenti al periodo di quando studiava arte alle medie.
Il primo contatto con la pittura è quindi iniziato come una necessità di sfogo. Giorgia, soffrendo di attacchi d'ansia e non sapendo come altro sfogarsi decise di prendere in mano il pennello ed iniziare a dipingere, senza il bisogno di dare una forma concreta a ciò che dipingeva, ma lasciandosi totalmente guidare dalle emozioni che provava in quel momento.
Le prime tele sono state puramente terapeutiche, al punto che adesso Giorgia non ha quasi più attacchi d'ansia e le tele da cupe, il colore dominante era il nero, sono ora ricche di colori e sfumature.
Giorgia ha iniziato a dipingere con colori acrilici ma adopera anche l'olio con il quale ha realizzato "Sodoma" ed una serie di tele chiamata "Ferite Emotive".
"Ferite Emotive" è un percorso di opere che tracciano cronologicamente il percorso autobiografico di Giorgia. Lo scopo è di mettere su tela un concetto astratto come quello della ferita interiore, che non si percepisce esternamente ma che fa male e segna a livello psicofisico.
La serie, composta al momento da quattro tele, è presente sul sito solamente con due opere rispettivamente chiamate "ABBANDONO" ed "AUTOLESIONISMO".
Si è avvicinata al mondo della pittura due anni fa, iniziando con una vecchia tela trovata in casa e dei colori risalenti al periodo di quando studiava arte alle medie.
Il primo contatto con la pittura è quindi iniziato come una necessità di sfogo. Giorgia, soffrendo di attacchi d'ansia e non sapendo come altro sfogarsi decise di prendere in mano il pennello ed iniziare a dipingere, senza il bisogno di dare una forma concreta a ciò che dipingeva, ma lasciandosi totalmente guidare dalle emozioni che provava in quel momento.
Le prime tele sono state puramente terapeutiche, al punto che adesso Giorgia non ha quasi più attacchi d'ansia e le tele da cupe, il colore dominante era il nero, sono ora ricche di colori e sfumature.
Giorgia ha iniziato a dipingere con colori acrilici ma adopera anche l'olio con il quale ha realizzato "Sodoma" ed una serie di tele chiamata "Ferite Emotive".
"Ferite Emotive" è un percorso di opere che tracciano cronologicamente il percorso autobiografico di Giorgia. Lo scopo è di mettere su tela un concetto astratto come quello della ferita interiore, che non si percepisce esternamente ma che fa male e segna a livello psicofisico.
La serie, composta al momento da quattro tele, è presente sul sito solamente con due opere rispettivamente chiamate "ABBANDONO" ed "AUTOLESIONISMO".