Ileana

Artista
Rimini
Foto del profilo di Ileana
La mia ricerca si sviluppa nel senso del movimento, espansione e trasformazione.
Sono affascinata dall’idea di cambiamento proprio perchè la proprietà di evolversi e di svilupparsi è la condizione essenziale dell’esistenza, della materia: questa esiste in movimento ed non in altro modo.
Il suo svolgersi è eterno. Sin da bambina sono rimasta profondamente coinvolta dalla cultura dello skateboarding, la quale mi ha sempre permesso di esprimermi individualmente e di sperimentare attraverso il mio stesso corpo
questa idea di cambiamento e trasformazione continua.
Lo skateboard è per me un vero e proprio strumento che da vita ad un processo di lettura e riscrittura, così che sono sempre stata incline a vivere l’ambiente come un’entità processuale e modificabile.
Da quì la mia ricerca si basa proprio su questa idea di riscrittura che concerne sia una riscoperta di me stessa quanto delle realtà che mi circondano.
Nel presente non smetto di mutare: in me si alternano personaggi costantemente diversi, voci sovrapposte, modi di essere che tramite l’arte riesco a conoscere ed entrarci in confidenza, segno dopo segno.
L’uomo, per sua natura, non può vivere senza creare una delimitazione continua del mondo che lo circonda, ma al contempo ha la necessità pressante di oltrepassare i limiti da lui stesso realizzati.
Per questo mi interessa anche lavorare con quei materiali statici, inalterati, che già esistono, per attribuirgli nuovi valori simbolici e nuove continue modalità di esistenza, risvegliandoli tramite questo processo di tipo trasformativo messo in atto dal movimento.
La mia è una ricerca che si attua in base ad un linguaggio della possibilità.
Quì emerge la creazione di un terzo paesaggio, una superficie delle interelazioni data da un passaggio da una condizione di partenza ad una nuova che non ha intenzione di fermarsi.
Le mie opere divengono dunque campi di energie fisici e mentali inesauribili. Mi interessa una processualità che rende continuamente mutevole ciascuna opera. Durante il processo, può accadere di tutto: si resta sempre in attesa, in uno stato di ripetuta sovra eccitazione.
 
I media che prediligo sono quelli che mi permettono di perpetuare un contatto corporeo, fisico, materico con le opere che vado a creare, intese esse stesse come entità fisiche.
Fotografia e pittura sono gli strumenti che utilizzo maggiormente, sia separatamente ma anche intersecandoli. La pittura mi permette sopratutto di rendere concreto e visibile ogni mutamento di me stessa, del mio corpo,
dei miei pensieri, emozioni, stati d’animo; dei movimenti che agiscono in me sia internamente che esternamente. Ad ogni gesto gli viene dato un peso, una direzione, una misura, andandosi sempre a materializzare un’esistenza differente.
La fotografia stampata è per me l’elemento cristallizzato, materico migliore per poter partire da qualcosa di statico, fisso e ripetuto.
A questo proposito la mia attenzione si rivolge ad immagini di archivio, immagini del grande eco sistema della rete internet, laddove possa prelevare immagini che già esistono per poterle ripensare in modo nuovo.
Dunque unendo questi due strumenti la trasformazione si verifica a pieno.
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