La passione per l’arte è una catena continua di rivoluzioni.
L'arte nella sua totalità e la scultura nella sua specificità, sono per me fonte di vita, di energia che irrompono in ogni istante della mia esistenza chiedendo, sollecitando, suggerendo di volta in volta, una diversa percezione del luogo fisico, dello spazio sociale, dell'ambiente culturale, non con l’intento di provocare o di stupire, ma con la volontà di intervenire, di mutare.
Una passione che ha modificato il mio mondo. Un mondo migliorato, armonioso, un mondo senza guerre, un mondo curioso dove ogni sottile variazione ha la sua importanza, un mondo che, visto attraverso il filtro dell'arte, genera emozioni travolgenti: generosità e meraviglia; dove qualunque luogo può essere attraversato squarciando il velo della dimensione temporale abbracciando passato, presente e futuro.
Ho intrapreso questo viaggio alla ricerca espressiva tanti anni fa, un viaggio che mi ha condotto in un luogo dove l’immaginazione mi slega dallo spazio e dal tempo presente per un altrove che mi spinge oltre i limiti, abbandonando il percorso di resistenza, senza paura.
I materiali che utilizzo, marmo, ferro, bronzo uniscono il pensiero al gesto creativo dando vita ad una forma che si staglia verso un’apertura che raccoglie dissonanze apparenti ma che dialogano fra di loro esplorando il movimento, il suono, in un andirivieni di tensione e di offerta, un gioco dello scambio.
E, attraverso il gesto, il segno che catturano i contorni e le superfici, la forma diventa visione.
Isabella Nurigiani nasce a Roma dove studia e si diploma all’Accademia di Belle Arti. Da sempre sensibile e attenta osservatrice dei codici simbiotici ed interpretativi, sviluppa nel tempo un interesse verso l’uso materico del marmo e del ferro come espressione di un sentire che è pathos, ma anche coscienza e valore etico. Vive e lavora tra Roma e Pietrasanta in Toscana, dove affina sempre di più le tecniche espressive nella continua ricerca di una plasticità che è rapporto tra natura e uomo. Nascono così opere come “Eros e Thanatos” del 2003; “Tempo sospeso” 2005; “Uovo sodo preistorico” 2012; “Scatole inattive” 2013; “Guardarsi e non riconoscersi” 2017; “Prigionieri di se stessi” 2018; “Parlarsi in trasparenza” 2019. Partecipa dal 2002 a numerose personali e collettive in Italia e all’estero. Vincitrice del primo premio “sezione scultura” e premio assoluto al concorso “Premio Nocivelli” 2013, menzione speciale Biennale Benevento, 2014.
The passion for art is a continuous chain of revolutions.
For me, art in its totality and sculpture in its specificity are a source of life, a source of energy that breaks into every moment of my existence, asking, urging, suggesting, from time to time, a different perception of the physical place, of the social space, of the cultural environment, with no intention of provoking or surprising, but with the will to take action, to change.
A passion that changed my world. An improved, harmonious world, a world without wars, a curious world where every subtle variation has its importance, a world that, viewed through the filter of art, generates overwhelming emotions: generosity and wonder; where every space can be crossed by slashing the veil of temporal dimension, embracing past, present and future.
I embarked on this journey to expressive research many years ago, a journey that led me to a place where imagination unties me from space and present time to elsewhere pushing me beyond the limits, abandoning the path of resistance, without fear.
The materials I use, marble, iron, bronze, combine thought and creative gesture, giving life to a form that stands out towards an opening that collects apparent dissonances but that actually communicate with each other exploring movement, sound, in a bustle of tension and offer, a game of exchange.
And, by the gesture, the sign that capture contours and surfaces, the form becomes vision.
Isabella Nurigiani was born in Rome where she attended and graduated from the Academy of Fine Arts. Always sensitive and attentive observer of symbiotic and interpretative codes, she develops over time an interest in the materic use of marble and iron as an expression of a feeling that is pathos, but also awareness and ethical value. He lives and works between Rome and Pietrasanta in Tuscany, where he increasingly refines expressive techniques in the continuous research for a plasticity that is relationship between nature and man. Thus were born works like “Eros e Thanatos” del 2003; “Tempo sospeso” 2005; “Uovo sodo preistorico” 2012; “Scatole inattive” 2013; “Guardarsi e non riconoscersi” 2017; “Prigionieri di se stessi” 2018; “Parlarsi in trasparenza” 2019. Since 2002 she has participated in numerous personal and collective exhibitions in Italy and abroad. Winner of the first prize "sculpture section" and absolute prize in the competition "Premio Nocivelli" 2013, special mention Biennale Benevento, 2014.