Jessica Ferro (1992, Dolo) è un’artista multidisciplinare. Laureata in Pittura - Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2016. Attualmente insegna Tecniche per la Pittura presso le Accademie di Belle Arti di Firenze e Ravenna.
Fra le sue esposizioni più recenti si menzionano: le mostre personali L’ultimo canto della cicala a cura di Giorgia Bergantin presso il Centro Congressi di Rosolina Mare e Stigma a cura di Giovanni Gardini presso la Galleria Pescheria di Cesena e le collettive Per la Natura errando fra remoti pensieri a cura di Giovanni Gardini presso Pvq322 di Forlì, Biennale del Libro d’artista - Xearte presso Ex Palazzo delle Biade di Padova, Dove abita l’uomo. Luoghi, relazioni, intrecci presso la Chiesa di Santa Maria dell’Angelo – Museo diocesano di Faenza e Between the Lines presso la galleria La Salita di Madeira (Portogallo). Nella sua carriera è stata premiata in diversi concorsi d’arte come il Premio V_AIR 2017, il Premio Internazionale di Pittura Marina di Ravenna 2015 e il Premio Arte in Arti e Mestieri (2014 e 2012); ha aderito a programmi di residenza artistica promossi da musei e associazioni culturali. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Critici e studiosi hanno scritto della sua attività artistica che è documentata da libri d’arte, cataloghi e articoli su riviste specialistiche.
Conduce un’indagine artistica ispirata al mondo della natura, con l’uso di un segno intenso ed espressivo, che talvolta diviene traccia incisa. L’osservazione della realtà, con particolare attenzione ai dettagli più minimi, è l’attività da cui prende avvio una ricerca caratterizzata dalla contaminazione tra pittura, grafia e installazione. Linguaggi artistici differenti figurano spesso insieme dimostrando una spiccata attitudine alla sperimentazione e alla manipolazione di materiali eterogenei. La scelta di indagare con accanimento soggetti organici rappresentandoli ripetutamente attraverso un’interpretazione ambigua e segmentata, affiancata dalla presenza di impronte, tracce e macchie dai toni caldi, contraddistingue le sue opere in cui ogni specifico dettaglio rimanda ad una visione più ampia, dilatata, vibratile, suggestiva e significativa. Il tema principale è la dicotomia tra apparizione e dissolvenza , figura e de-figurazione, vita e morte, natura e artificio, arcano e realtà...
Fra le sue esposizioni più recenti si menzionano: le mostre personali L’ultimo canto della cicala a cura di Giorgia Bergantin presso il Centro Congressi di Rosolina Mare e Stigma a cura di Giovanni Gardini presso la Galleria Pescheria di Cesena e le collettive Per la Natura errando fra remoti pensieri a cura di Giovanni Gardini presso Pvq322 di Forlì, Biennale del Libro d’artista - Xearte presso Ex Palazzo delle Biade di Padova, Dove abita l’uomo. Luoghi, relazioni, intrecci presso la Chiesa di Santa Maria dell’Angelo – Museo diocesano di Faenza e Between the Lines presso la galleria La Salita di Madeira (Portogallo). Nella sua carriera è stata premiata in diversi concorsi d’arte come il Premio V_AIR 2017, il Premio Internazionale di Pittura Marina di Ravenna 2015 e il Premio Arte in Arti e Mestieri (2014 e 2012); ha aderito a programmi di residenza artistica promossi da musei e associazioni culturali. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Critici e studiosi hanno scritto della sua attività artistica che è documentata da libri d’arte, cataloghi e articoli su riviste specialistiche.
Conduce un’indagine artistica ispirata al mondo della natura, con l’uso di un segno intenso ed espressivo, che talvolta diviene traccia incisa. L’osservazione della realtà, con particolare attenzione ai dettagli più minimi, è l’attività da cui prende avvio una ricerca caratterizzata dalla contaminazione tra pittura, grafia e installazione. Linguaggi artistici differenti figurano spesso insieme dimostrando una spiccata attitudine alla sperimentazione e alla manipolazione di materiali eterogenei. La scelta di indagare con accanimento soggetti organici rappresentandoli ripetutamente attraverso un’interpretazione ambigua e segmentata, affiancata dalla presenza di impronte, tracce e macchie dai toni caldi, contraddistingue le sue opere in cui ogni specifico dettaglio rimanda ad una visione più ampia, dilatata, vibratile, suggestiva e significativa. Il tema principale è la dicotomia tra apparizione e dissolvenza , figura e de-figurazione, vita e morte, natura e artificio, arcano e realtà...