Sono un’artista visiva che si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle arti di Como nel 2001.
Il mio lavoro si basa principalmente sul rapporto tra immagine, colore, parola; che sono gli elementi che uso per comporre i miei racconti.
Nei disegni e nelle stampe calcografiche creo delle forme che rappresentano in modo semplificato e non immediatamente riconoscibile elementi della realtà, che quindi sono suggeriti più che precisamente descritti e che sono oggetti o parti di oggetti, animali, parti del corpo. Ad ogni forma attribuisco uno o più colori scelti per esprimere uno stato emotivo collegato all’oggetto rappresentato. Con forme e colori compongo una storia, un pensiero.
Nella fotografia ho usato immagini non figurative create con l'uso del macro. Oggi lavoro per associazione di idee. Il mio è un lavoro che chiede l’attenzione dell’osservatore necessaria a non fermarsi solo all’aspetto piacevolmente estetico e a mettere assieme tutto quello che lo compone l’immagine per leggere il messaggio.
Ho lavorato prevalentemente con i media della pittura, dell'incisione calcografica, della fotografia, del disegno e dell’installazione. In tutti i casi l’utilizzo della parola è importante ed è usata per suggerire all'osservatore il significato dietro l'immagine. La parola ha uno spazio diverso in ogni lavoro: può essere semplicemente il titolo dell'opera, oppure ci possono essere alcuni termini parole inseriti nella sequenza di immagini. In altri lavori la parola può essere la parte prevalente del lavoro e l’aspetto visivo può essere ciò che integra: un testo da leggere nel caso di Esperienza Pregressa dove immagini fotografiche e disegni e la scelta del “contenitore” giornale, integrano. La parola, a volte, non è qualcosa da leggere, ma da ascoltare e l'immagine può essere sostituita da un'atmosfera resa tramite colori proiettati (come nell'installazione Cromoterapia) oppure tramite la musica (come nella Canzone delle risposte precarie).
I temi che tratto partono dall’esperienza personale e sono un’esplorazione del rapporto con se stessi, e della relazione con gli altri, dell’interpretazione positiva o negativa degli aspetti caratteriali.
Il mio lavoro si basa principalmente sul rapporto tra immagine, colore, parola; che sono gli elementi che uso per comporre i miei racconti.
Nei disegni e nelle stampe calcografiche creo delle forme che rappresentano in modo semplificato e non immediatamente riconoscibile elementi della realtà, che quindi sono suggeriti più che precisamente descritti e che sono oggetti o parti di oggetti, animali, parti del corpo. Ad ogni forma attribuisco uno o più colori scelti per esprimere uno stato emotivo collegato all’oggetto rappresentato. Con forme e colori compongo una storia, un pensiero.
Nella fotografia ho usato immagini non figurative create con l'uso del macro. Oggi lavoro per associazione di idee. Il mio è un lavoro che chiede l’attenzione dell’osservatore necessaria a non fermarsi solo all’aspetto piacevolmente estetico e a mettere assieme tutto quello che lo compone l’immagine per leggere il messaggio.
Ho lavorato prevalentemente con i media della pittura, dell'incisione calcografica, della fotografia, del disegno e dell’installazione. In tutti i casi l’utilizzo della parola è importante ed è usata per suggerire all'osservatore il significato dietro l'immagine. La parola ha uno spazio diverso in ogni lavoro: può essere semplicemente il titolo dell'opera, oppure ci possono essere alcuni termini parole inseriti nella sequenza di immagini. In altri lavori la parola può essere la parte prevalente del lavoro e l’aspetto visivo può essere ciò che integra: un testo da leggere nel caso di Esperienza Pregressa dove immagini fotografiche e disegni e la scelta del “contenitore” giornale, integrano. La parola, a volte, non è qualcosa da leggere, ma da ascoltare e l'immagine può essere sostituita da un'atmosfera resa tramite colori proiettati (come nell'installazione Cromoterapia) oppure tramite la musica (come nella Canzone delle risposte precarie).
I temi che tratto partono dall’esperienza personale e sono un’esplorazione del rapporto con se stessi, e della relazione con gli altri, dell’interpretazione positiva o negativa degli aspetti caratteriali.