Ad un certo punto della mia carriera pittorica, mi sono reso conto che i miei lavori (a quei tempi stavo andando difilato verso l’iperrealismo) non mi soddisfacevano più e sentivo il bisogno di scoprire e intraprendere nuove strade di comunicazione visiva. Come succede sempre in questi casi (chi cerca trova), mi sono imbattuto in questa idea che ho battezzato Rhaptismo (dal greco rhapto: io cucio insieme). Come dice il saggio: “se per la tua strada incontri un bivio prendilo” e così ho fatto. Da lì è cominciata la mia nuova avventura che consiste nel mettere insieme storie, anche le più disparate e apparentemente lontane, cucirle tra loro fino a formare, o a riformare, un’unica identità, un’unica grande storia.