Michela Talamucci

Mi chiamo Michela, fotografo professionalmente da un anno. Sono appassionata di cinema e storia dell'arte.

Finito il liceo artistico ho avuto una profonda crisi esistenziale. La fotografia mi ha aiutato ad esprimere ciò che vivevo e provavo, aprendomi orizzonti nuovi e facendomi comprendere cosa volessi davvero dalla mia vita: fotografare l'anima degli esseri umani. Ora posso dire di vedere il mondo con occhi diversi

Le mie fotografie raccontano di solitudine, di paura, di morte , di sopravvivenza, di incubi, di ricerca del proprio io interiore. Quando faccio un ritratto cerco sempre di catturare la personalità del soggetto cogliendone i tratti più significativi.

Il fondale nero, l'atmosfera cupa che circonda i personaggi, ma nello stesso tempo i colori dei vestiti passionali sono ispirati ai dipinti dei più grandi pittori come Jacques Louis-David, Caravaggio, Klimt e Munch.

Il dolore che descrivo è qualcosa che mi porto sempre dentro, come una cicatrice sul cuore. Vorrei che le mie fotografie suscitassero emozioni, pensieri, riflessioni, e smuovessero  l'anima di chi le osserva.