Michele Berlot

Pittore
Firenze
Foto del profilo di Michele Berlot
Difficile parlare di sè stessi, difficilissimo per me. Non mi sono mai posto nella posizione di dover esprimere chissà quale “messaggio”. E` solo il mio modo di far uscire qualcosa che, altrimenti, non avrebbe avuto sfogo.

Istinto, casualità, estemporaneità ma anche tanto lavoro, che consiste nel lento sovrapporsi di strati di colore, mescolati a colla o gesso. Aspettare poi che asciughi e ricominciare.

Non è qualcosa che ha un tempo definibile, ma il tempo gioca un ruolo fondamentale. Spesso un quadro rimane in un angolo dello studio, fino a quando non ne capisco le potenzialità: a quel punto è come se mi parlasse, indicandomi come “chiuderlo”.

Succede sempre così, e quando non riesco a trovare il “senso”, vuol dire che forse ci ho lavorato troppo, e allora comincio a “togliere”, fino a quando non trovo il mio equilibrio, che giunge solo quando il quadro si lascia... immaginare.

Le interpretazioni possono essere così diverse, anche per me, come succede a chi guarda le mie tele.

Quindi il meccanismo è quello di “immaginare”, come accade a me nel momento in cui inizio a pensare al titolo di ogni mio quadro. Forse è un meccanismo inverso rispetto alla consuetudine, quando si pensa a cosa realizzare, sforzandosi di riuscire a farlo al meglio. I miei lavori nascono da un’apparente gestualità, riconducibile poi alla ricerca di un significato che diventa soggettivo e intimo.
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