opera
2014-2017 POLAGRAM O INSTAROID: EVOLUZIONE DELL’HOMO PHOTOGRAPHICUS saggio scritto
categoria | Fotografia |
soggetto | Figura umana |
tags | saggio teorico , instagram, polaroid, digital art |
base | 21 cm |
altezza | 25 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2015 |
2014-2017 POLAGRAM O INSTAROID: EVOLUZIONE DELL’HOMO PHOTOGRAPHICUS saggio scritto
Un breve saggio scritto da Privitera tra il 2014 e il 2015, pubblicato nel 2016 e ripreso poi in un inserto speciale del Giornale dell’arte (378/2017) accompagna il suo progetto Wundergram. Recensisce Michele Smargiassi “Instagram non è un gioco da ragazzi, la sua apparizione ha cambiato i linguaggi della fotografia privata e pubblica, ma non è neppure una meteora venuta da altri spazi. In questo primo tentativo, almeno italiano, di tracciare una fenomenologia e una filosofia del social network della fotografia condivisa, Privitera rintraccia analogie-antinomie tra Instagram e la storica protagonista della fotografia immediata nell'era digitale, la Polaroid, e il confronto ci fa scoprire qualcosa sul fotografico”.
In occasione del decennale di Instagram, l’autore aggiunge una premessa al testo:” Già nel breve periodo tra la prima stesura e la versione comparsa sul magazine specializzato, molte cose erano cambiate: sia nel panorama della fotografia contemporanea, sia nella struttura e nell’uso di Instagram e dei social network in generale. Nei tempi dell’evoluzione digitale ogni anno è un’era geologica, e ora, nel 2020, non è rimasto molto del progetto originale dei fondatori di Instagram: è scomparso il formato quadrato delle immagini, ma è comparsa in compenso la pubblicità; e, altri dettagli a parte, il social ancora adesso forse più frequentato del pianeta ha davvero cambiato pelle e si è rinnovato.
Gran parte delle previsioni sulla rivoluzione digitale formulate in era pre-Instagram oggi hanno il sapore un po’ ingenuo e bizzarro dei libri di fantascienza che negli anni 60 profetizzavano i giorni nostri popolati da una convivenza tra umani ed extraterrestri. Perché ogni avventura del progresso tecnologico e della comunicazione non segue un percorso lineare nel suo sviluppo, ma viene deviata dalle continue interferenze di eventi imprevisti. La lettura del testo che segue non può quindi non tenere conto di questa rapida trasformazione di soggetto e contesto, seppure l’efficacia e il valore delle analisi e delle riflessioni contenute in esso rimangano attuali e sostanzialmente valide. Alcune sfocature nell’interpretazione del fenomeno Instagram emergono oggi con maggiore evidenza, grazie alla prospettiva storica con cui si osservano gli eventi di questi 10 anni dalla sua messa online. Altre ipotesi, invece, non coincidono più con la realtà effettiva dello strumento.”
Un breve saggio scritto da Privitera tra il 2014 e il 2015, pubblicato nel 2016 e ripreso poi in un inserto speciale del Giornale dell’arte (378/2017) accompagna il suo progetto Wundergram. Recensisce Michele Smargiassi “Instagram non è un gioco da ragazzi, la sua apparizione ha cambiato i linguaggi della fotografia privata e pubblica, ma non è neppure una meteora venuta da altri spazi. In questo primo tentativo, almeno italiano, di tracciare una fenomenologia e una filosofia del social network della fotografia condivisa, Privitera rintraccia analogie-antinomie tra Instagram e la storica protagonista della fotografia immediata nell'era digitale, la Polaroid, e il confronto ci fa scoprire qualcosa sul fotografico”.
In occasione del decennale di Instagram, l’autore aggiunge una premessa al testo:” Già nel breve periodo tra la prima stesura e la versione comparsa sul magazine specializzato, molte cose erano cambiate: sia nel panorama della fotografia contemporanea, sia nella struttura e nell’uso di Instagram e dei social network in generale. Nei tempi dell’evoluzione digitale ogni anno è un’era geologica, e ora, nel 2020, non è rimasto molto del progetto originale dei fondatori di Instagram: è scomparso il formato quadrato delle immagini, ma è comparsa in compenso la pubblicità; e, altri dettagli a parte, il social ancora adesso forse più frequentato del pianeta ha davvero cambiato pelle e si è rinnovato.
Gran parte delle previsioni sulla rivoluzione digitale formulate in era pre-Instagram oggi hanno il sapore un po’ ingenuo e bizzarro dei libri di fantascienza che negli anni 60 profetizzavano i giorni nostri popolati da una convivenza tra umani ed extraterrestri. Perché ogni avventura del progresso tecnologico e della comunicazione non segue un percorso lineare nel suo sviluppo, ma viene deviata dalle continue interferenze di eventi imprevisti. La lettura del testo che segue non può quindi non tenere conto di questa rapida trasformazione di soggetto e contesto, seppure l’efficacia e il valore delle analisi e delle riflessioni contenute in esso rimangano attuali e sostanzialmente valide. Alcune sfocature nell’interpretazione del fenomeno Instagram emergono oggi con maggiore evidenza, grazie alla prospettiva storica con cui si osservano gli eventi di questi 10 anni dalla sua messa online. Altre ipotesi, invece, non coincidono più con la realtà effettiva dello strumento.”