opera
Aura
| categoria | Scultura |
| soggetto | Astratto |
| tags | #aura #marble #artstudent #sculpture #light |
| base | 40 cm |
| altezza | 50 cm |
| profondità | 40 cm |
| anno | 2025 |
Una forma che si emancipa dalla sua origine: ciò che nasce da un gesto umano diventa subito altro, oltrepassa l’intenzione di chi l’ha creato.
La materia scultorea classica perde la sua funzione consueta e si fa involucro di un’energia autonoma, ibrido tra il minerale e l’immateriale.
È come un corpo unigenito che, nel momento stesso della sua apparizione, genera una controparte emancipata: stessa origine, strade divergenti.
In questo movimento, l’aura diventa il vero campo d’azione: il luogo in cui la tensione tra origine e trasformazione prende forma.
È uno spazio vibrante, una sfera attiva che nasce dall’incontro — o dal distacco — tra una presenza e la sua proiezione autonoma, tra la luce e ciò che di essa si libera come ombra emancipata.
L’aura riempie il vuoto tra queste due polarità: attiva le forze invisibili che le mettono in relazione e, allo stesso tempo, le mantengono separate.
In questo spazio intermedio, il visibile e il simbolico si intrecciano, generando una dinamica sottile che trasforma la materia in campo, il corpo in risonanza, il gesto in possibilità.
Marmo inciso, luce a pila e tondino di ferro saldato
La materia scultorea classica perde la sua funzione consueta e si fa involucro di un’energia autonoma, ibrido tra il minerale e l’immateriale.
È come un corpo unigenito che, nel momento stesso della sua apparizione, genera una controparte emancipata: stessa origine, strade divergenti.
In questo movimento, l’aura diventa il vero campo d’azione: il luogo in cui la tensione tra origine e trasformazione prende forma.
È uno spazio vibrante, una sfera attiva che nasce dall’incontro — o dal distacco — tra una presenza e la sua proiezione autonoma, tra la luce e ciò che di essa si libera come ombra emancipata.
L’aura riempie il vuoto tra queste due polarità: attiva le forze invisibili che le mettono in relazione e, allo stesso tempo, le mantengono separate.
In questo spazio intermedio, il visibile e il simbolico si intrecciano, generando una dinamica sottile che trasforma la materia in campo, il corpo in risonanza, il gesto in possibilità.
Marmo inciso, luce a pila e tondino di ferro saldato











